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ULTIM'ORA. "TERREMOTO" IZZO: 5 anni di carcere in 1° grado al difensore del Monza. ECCO LA SENTENZA

Il giocatore avrebbe truccato una partita di calcio, non solo: così facendo anche l'attività economica di un clan camorristico

NAPOLI - 5 anni di carcere: è la sentenza-shock, sia pure di 1° grado, ai danni di Armando Izzo, difensore del Monza coinvolto in un caso di calcioscommesse legato alla criminalità organizzata legata al campionato di B 2013/2014.

Al difensore ex Torino non è andata propriamente bene stando al dispositivo dei giudici che lo hanno ritenuto colpevole di reati per cui al termine del 3° grado di giudizio c'è il carcere senza sconti, poiché di natura mafiosa (concorso esterno in associazione camorristica, oltre che frode sportiva). Il PM del Tribunale di Napoli che sosteneva l'accusa in giudizio aveva chiesto per Izzo una pena inferiore rispetto a quella assegnata dal giudice di 1° grado.

I fatti attribuiti si riferiscono ad un Modena-Avellino terminato 1-0 in cui Izzo vestiva la maglia del club campano.

Per l'accusa i fratelli Antonio e Umberto Accurso, vertici del clan Vanella Grassi) avrebbero promesso e fatto avere una ingente somma di denaro, 30mila Euro, ad un calciatore dell'Avellino (Francesco Millesi), consegnata dal compagno di squadra Luca Pini per corrompere altri calciatori. Millesi avrebbe a quel punto eserctitato la sua influenza sui compagni di squadra per favorire il gol del Modena e l'1-0 finale.

Secondo gli inquirenti Accurso per conto del clan fece puntare 400mila Euro sulla rete della squadra di casa, guadagnandone 60mila. Izzo avrebbe accettato una somma di denaro come compenso personale.

Il difensore del Monza è stato invece assolto dall'accusa di aver truccato anche Avellino-Reggina, sempre dello stesso campionato.

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