UN ALTRO SBARCO: 32 nel mare grosso del Capo di Leuca. Tutti salvi, ma uno ha il coronavirus
Un'altra notte di soccorsi e interventi in mare per volontari e forze dell'ordine: scongiurata una tragedia
CASTRIGNANO DEL CAPO - 26 uomini, 6 tra adolescenti e bambini, su un veliero sballottato dal mare grosso al largo del Capo di Santa Maria di Leuca.
Grazie al tempestivo intervento dei militari della Guardia di Finanza del Reparto Operativo Aeronavale di Bari e del Gruppo Aeronavale di Taranto si è evitata la tragedia nelle acque del Salento, dove sono stati tratti in salvo complessivamente 32 migranti a bordo dell'ultima nave della speranza diretta verso l'Italia e in fuga da alcuni paesi asiatici martoriati dalla guerra.
I migranti, tutti afghani, iraniani, siriani e bengalesi, sono stati soccorsi e rifocillati dalla Croce Rossa che ha fornito loro coperte, pasti caldi e assistenza sanitari (alcuni erano distrutti dalla fatica per il viaggio e in ipotermia a causa del freddo in mezzo al mare).
Tutti sono stati trasferiti al centro "Don Tonino Bello" di Otranto dove saranno prima sottoposti ai controlli anti-coronavirus e poi identificati.
Uno dei clandestini è già risultato positivo al virus ed è in isolamento, mentre un 32enne iraniano, sorpreso alla guida della imbarcazione, è stato arrestato perchè considerato il presunto scafista della traversata.
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