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Pennivendoli, gufi e letame vario servito: la Juve Stabia non si scansa, GODIMENTO LECCE

Ecco la notizia tanto attesa: 0-0 al "Cibali - Massimino". Lecce padrone del suo destino

CATANIA - Noi che non abbiamo mai remato contro questo Lecce, che non abbiamo mai goduto e non ci siamo mai masturbati sulle sue difficoltà possiamo permettercelo questo titolo: noi godiamo oggi, dopo che Fabio Liverani e la sua squadra sono stati villipesi e calpestati nel loro valore, buttati via come una scarpa vecchia alla prima difficoltà. Noi siamo vivi. Come il Lecce. Non è finita. Andiamo avanti. Uniti.

E' finito invece 0-0 il posticipo della 34' del girone C della Serie C tra Catania e Juve Stabia. Primo tempo di marca siciliana, con un paio di buone occasioni, secondo tempo con i campani decisamente in predominio territoriale per 20 minuti, prima di limitarsi a contenere le sfuriate degli uomini di Lucarelli, comunque arruffoni e scarsamente incisivi sotto porta. Catania inconsistente, che è arrivato al tiro con Russotto in un paio di occasioni ed ha sfiorato la rete seriamente solo con un colpo di testa a botta sicura finito fuori di Bogdan, sugli sviluppi di un calcio d'angolo.

Lecce che con questo risultato torna arbitro del suo destino: vincendo con Racing Fondi e Paganese in casa e con il Monopoli in trasferta i giallorossi con 9 punti avrebbero la matematica certezza di tornare in Serie B, indipendentemente dai risultati di Catania e Trapani e anche prescindendo dallo scontro diretto tra le due inseguitrici che si giocherà nel turno di riposo dei giallorossi tra due giornate.

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