L'ANALISI: questa volta ha pagato il CORAGGIO. Gli spunti tattici, le scelte vincenti, ma quanti rischi
Ecco l'analisi dei novanta minuti di emozioni e passioni, anche pericolose, vissute con il Trapani
LECCE - Questa volta ha pagato bene il coraggio dimostrato da Roberto Rizzo. Finalmente.
La scelta di affidarsi al tridente "pesante" con Di Piazza, Caturano e Torromino tutti dentro dall'inizio si è rivelata vincente. Almeno per tre quarti di gara, perchè per 22 minuti esatti il Lecce ha dovuto arrendersi alla superiorità del Trapani, una superiorità anche di concetti di calcio espressi che è sembrata imbarazzante.
I siciliani aggredivano con efficacia già nella trequarti, recuperavano palloni preziosi e arrivavano al tiro in pochi tocchi. Solo Perucchini ha evitato un passivo che avrebbe messo la partita in un altro binario, magari con l'aria che si sarebbe fatta ben peggiore sul "Via del Mare". E' andata bene, meglio così, siamo qui a raccontarla tutti sani e salvi. Il Lecce era arruffone, con Arrigoni incapace di prendere per mano la squadra e costantemente lento nella impostazione della manovra.
Raccolto il vantaggio con un episodio estemporaneo gli uomini di Rizzo si sono meritati ampiamente la vittoria, soprattutto per come hanno saputo tenere il campo in inferiorità numerica dopo l'espulsione di Di Piazza. In dieci i giallorossi hanno sfoderato grinta e carattere e Rizzo non si è fatto prendere la mano, tenendo in campo a lungo Torromino e Caturano, ottima doppia intuizione. Bene anche Lepore nel finale: molta generosità e linea alta dal capitano, che ha "concentrato" in pochi minuti in campo una presenza tatticamente preziosa, al pari del lavoro incredibile di copertura che Torromino ha garantito, più di Caturano, sfiancandosi con generosità d'altri tempi.
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