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ESCLUSIVA SoloLecce.it: Lecce, un prato malato e bruciato. SI TRASLOCA

I giallorossi per 1 mese lontani dal "Via del Mare"

LECCE - Non c'è pace per il terreno del "Via del Mare". Ogni anno ne succede una.

Per comprendere la "patologia" del nostro prato e le fasi del completo recupero del terreno di gioco abbiamo sentito al telefono per un'intervista Graziano Torsello, della "Green Sport", società che ha in gestione il terreno del "Via del Mare".

Infiniti problemi - "Sembra che ogni anno debba iniziare in salita. Il 1° abbiamo ereditato un campo in condizioni catastrofiche, per cui abbiamo fatto i salti mortali per rimetterlo in sesto. Poi sono arrivati i concerti, che lo hanno rimesso a terra, ora invece un importante guasto (rottura della pompa dell'impianto di irrigazione) ha lasciato l'erba all'asciutto per settimane, nel clou dei 40 gradi salentini. Il terreno di gioco è bruciato".

Gli allenamenti - "Abbiamo provato a lavorare senza condizionare la squadra e i suoi allenamenti, ma ci siamo accorti che è impossibile: a partire da questa settimana si giustifica in questo modo il trasloco del Lecce domani ad Acaya, in maniera tale da farci avere campo libero per operare".

Programma di recupero - "Procederemo con una rigenerazione forzata, che a settembre potrebbe arrivare a compimento. Non stiamo parlando però di un campo artificiale, per cui molto dipenderà dalle condizioni meteo: se continuerà a fare gran caldo i tempi si allungheranno. Il terreno di gioco sarà al top in autunno, se tutto va bene".

Il futuro - "Dal nostro punto di vista la speranza è che la 1° giornata di campionato si disputi lontano dal Salento".

Nuovo prato - "Il terreno dello stadio ha oramai 15 anni; al Lecce consiglierei 2 semplici operazioni: asportare il prato esistente, sostituirlo con un altro naturale e di ultima generazione, cambiando totalmente impianto di irrigazione. Se il Lecce intende investire sulle sue infrastrutture questi sono 2 passaggi decisivi".

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