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UN ANNO COME UN FILM: mese per mese, con LA FOTO CHE HA FATTO STORIA

Ripercorriamo i 12 mesi giallorossi

31.12.2015 13:43

LECCE - Dal pari con la Vigor Lamezia all'esaltante successo sul Benevento. In mezzo tanti fotogrammi che hanno lasciato il segno e il passaggio di consegne ai vertici societari, che può rappresentare una svolta in questo periodo storico del club giallorosso. Ripercorriamo il 2015 del Lecce attraverso i momenti più significativi.

Gennaio - Il 2015 non parte sotto buoni auspici. Il giorno dell'Epifania il Lecce si fa bloccare in casa dalla Vigor Lamezia. Finisce 3-3, con il gol del pari per i calabresi firmato da Held in pieno recupero. In panchina c'è il debutto di Pagliari, subentrato a Lerda dopo la disastrosa sconfitta pre-natalizia rimediata a Ischia. L'avventura del tecnico toscano dura solo 1 mese: Pagliari non vede neanche febbraio, viene esonerato dopo la sconfitta del 31 a Reggio Calabria.

Febbraio - Arriva Bollini, che inizia con il piede giusto centrando 3 successi consecutivi contro Savoia (1-0), Paganese (2-0) e Messina (2-1). Ma la notizia del mese è l'addio di Savino Tesoro: il Presidente annuncia il suo disimpegno definitivo dal club giallorosso in una conferenza stampa roboante al "Via del Mare". E' il 12 febbraio: finisce virtualmente l'era dell'imprenditore di Spinazzola.

Marzo - E' un mese altalenante. Arrivano le sconfitte con Casertana e Salernitana, che alla lunga peseranno moltissimo, addolcite solo in parte dai successi con Juve Stabia e Cosenza. Il Lecce di Bollini perde la continuità delle settimane precedenti. A Catanzaro il giorno più buio: il Lecce viene sconfitto sul campo per 2-1, ma soprattutto perde Moscardelli per la volata finale. L'attaccante rimedia 5 giornate di squalifica (poi ridotte a 4) per una gomitata a un avversario e le proteste veementi contro il direttore di gara mentre abbandona polemicamente il campo.

Aprile - Si spengono virtualmente i sogni di riagguantare in extremis il treno dei play off. Il successo sul Benevento (1-0, Papini) alimenta solo qualche piccola speranza, ma è un'agonia: l'ultimo spiraglio si chiude a Melfi, dove il Lecce rimedia una rovinosa sconfitta, per una rocambolesca autorete di Scuffia a tempo scaduto. Non bastano i successi su Foggia e a Martina Franca, la situazione in ottica play off è compromessa.

Maggio - Solo la matematica tiene in corsa il Lecce, alla vigilia delle ultime giornate di campionato. Contro l'Ischia IsolaVerde si scatenza Doumbia (tripletta), che nel finale di stagione si trasforma in attaccante puro per la cronica carenza di reti dal reparto avanzato (Miccoli è out, alle prese con acciacchi e infortuni). Nell'ultima giornata arriva il pareggio di Lamezia a sancire l'esclusione ufficiale dai play off e il triste epilogo di una stagione fallimentare.

Giugno - Fallito per il 3° anno consecutivo l'assalto alla B l'attenzione dei tifosi giallorossi si rivolge alla situazione societaria. Si rinorrono voci su presunti acquirenti più o meno credibili. Nell'ambiente serpeggia un po' di preoccupazione, ma il giorno 23 c'è l'annuncio ufficiale: il Lecce torna in mani leccesi, subentra di fatto il gruppo acquirente che fa riferimento all'avvocato Saverio Sticchi Damiani, con Enrico Tundo azionista di riferimento.

Luglio - La prima mossa del nuovo DS Trinchera è la scelta del nuovo allenatore. Si punta su Antonino Asta, tecnico emergente che ha appena guidato il Bassano sino alla finale play off di Lega Pro, persa poi con il Como. Il giorno 16 si parte per il ritiro di Roccaraso, con un organico largamente incompleto. Le prime amichevoli presentano luci e ombre, ma c'è fiducia per la nuova avventura che è alle porte.

Agosto - Domenica 2 parte ufficialmente la stagione del nuovo Lecce. I giallorossi debuttano in Coppa Italia contro il Catanzaro. Nonostante il periodo estivo, il "Via del Mare" presenta un bel colpo d'occhioa testimonianza dell'entusiasmo ritrovato. Il Lecce la spunta 3-2 dopo i calci di rigore, ma 7 giorni dopo arriva la pesante sconfitta di Cesena (0-4) che decreta l'eliminazione dei giallorossi dalla Tim Cup. La campagna abbonamenti comunque vola e torna a livelli da record dopo anni di numeri da piccola piazza.

Settembre - Il nuovo campionato scatta domenica 6. Il Lecce riparte con un organico rivoluzionato sino alle ultimissime ore precedenti il debutto: un problema per Asta, che pagherà anche questa colpa non sua. Non ci sono più tanti protagonisti della scorsa stagione, come Miccoli (passato al Birkirkara), Lopez, Diniz e Bogliacino, ma in estate sono arrivati giocatori importanti come Curiale, Cosenza, Perucchini (rientrato dal Varese) e De Feudis. La partenza è choc: il Lecce viene battuto in casa dalla Fidelis Andria per 3-1, davanti a 10mila spettatori.

Ottobre - Dopo un avvìo di campionato altalenante, con 6 punti raccolti in 6 partite, Asta viene esonerato. Fatale al tecnico di Alcamo la sconfitta di Foggia, dove i giallorossi rimediano un poker umiliante. Il 12 ottobre arriva in panchina Piero Braglia e la cura del nuovo tecnico funziona: il Lecce, pur soffrendo, piega subito Ischia e Melfi e si rimette in corsa verso le posizioni d'alta classifica.

Novembre - Il 9 novembre è una data storica: presso lo studio del notaio Mancuso viene ufficialmente sancito il passaggio di consegne ai vertici societari tra i Tesoro e il nuovo gruppo acquirente che fa riferimento a Sticchi Damiani (LA FOTO-ESCLUSIVA, SOPRA, E' DI SOLOLECCE.IT). Il primo C.d.A. nomina Presidente Enrico Tundo, già azionista di maggioranza del gruppo. Sul campo le cose vanno bene: arrivano 3 successi con Monopoli (1-0), Cosenza (1-0) e Akragas in trasferta (3-1), oltre al pari di Matera. Unica macchia la sconfitta di Catanzaro, maturata in un contesto di una gara che lascia esterrefatti i tifosi giallorossi: aleggiano le ombre delle stagioni passate, a volte il Lecce sparisce dal campo.

Dicembre - Dopo il bel successo sul Messina (2-0) e il pari di Pagani (1-1) l'anno si chiude col botto: il Lecce batte il Benevento per 2-1, rimontando lo svantaggio iniziale con una gran doppietta di Curiale, in un pomeriggio rovente caratterizzato da veleni e polemiche dei campani sull'arbitraggio (FOTO SOTTO LE SCUSE DEL FISCHIETTO DI LECCE-BENEVENTO, CATTURATE DA SOLOLECCE.IT). L'exploit dell'attaccante siciliano vale quasi come un segnale di buon auspicio, per un 2016 che (si spera) possa essere ricco di soddisfazioni per i tifosi giallorossi.

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