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Su SoloLecce.it "LIVE": la conferenza di Tundo, il futuro, gli assetti societari

Ecco tutti i contenuti della conferenza stampa del Presidente del Lecce

LECCE - Dalle 11.30 vi abbiamo portato con noi nella Sala Stampa "Sergio Vantaggiato" del "Via del Mare", per l'importante conferenza stampa del Presidente del Lecce Enrico Tundo, che come previsto ha chiamato a raccolta ambiente e tifosi per la volata finale, ma ha fatto anche il punto sulla crescita e sul consolidamento societario di questi mesi e dei prossimi.

Un appuntamento da non mancare che abbiamo affrontato come sempre senza farvi perdere tempo nell'attendere aggiornamenti con calma: come nel nostro stile vi abbiamo informati "LIVE", in tempo reale.

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La conferenza stampa sta per iniziare: prima di raggiungere la Sala Stampa Tundo si è fermato 10 minuti negli spogliatoi del "Via del Mare", dove ha parlato alla squadra.

Rammarico - "Avrei voluto non parlare ora, ma a fine stagione, ma purtroppo i risultati delle ultime giornate mi hanno portato ad essere qui, anche a causa di qualche parola di troppo che è stata detta. Ora il punto della situazione vorrei farlo personalmente".

Errori - "Abbiamo preso il Lecce a luglio grazie all'opera di Saverio Sticchi Damiani, che con maestria ha cucito i rapporti utili a fare in modo che oggi possiamo essere qui, con i nostri errori, i miei per primo, ma questo per me è un mondo nuovo".

Il campionato - "Siamo partiti in maniera deludente, dopo il 4-0 di Foggia abbiamo preso la decisione che tutti conoscete di sollevare Asta dalla panchina e di affidarla a Braglia; è stata la svolta, un fatto che ci ha consentito di primeggiare in una lunga fase del campionato, con una lunghissima striscia di risultati positivi. Ecco, la convinzione di poter avere il traguardo a portata di mano ci ha giocato un brutto scherzo, anche se nulla è perduto".

Pensiero - "Abbiamo fatto l'errore di pensare troppo agli altri, forse, al Benevento in primis, senza pensare agli ostacoli che poi abbiamo trovato. C'è molta amarezza per questa occasione sciupata nel doppio turno interno, ma non mi sento di criticare nessuno perchè la squadra si è impegnata al massimo, tranne forse che nel 1° tempo con il Matera, in cui si poteva fare di più".

Obiettivi - "Sarei orgoglioso di portare il Lecce in B da salentino, ma se non dovessimo riuscirci lavoreremo ancora di più per fare una società e una squadra ancora più forte. Il Lecce è una società che non è mai stata strutturata in maniera così organizzata come stiamo cercando di fare noi, nel tempo".

Equilibri saltati - "Io sono qui per significare questo, per stare vicino alla squadra e tra la gente: io sono vicino alla squadra quando serve, come ora in cui sono saltati degli equilibri che ci hanno portato a questa frenata in classifica".

Messina - "Ora pensiamo al Messina, poi alle altre avversarie: pensiamo alle 4 partite che abbiamo, gara per gara, senza mettere troppa pressione ai ragazzi, senza pensare alle avversarie dirette, senza pensare al Benevento. Lavoriamo come facevamo prima, sino a Cosenza-Lecce, partita per partita".

Chi ci crede - "La società, il mister, i ragazzi, questo meraviglioso pubblico: ci crediamo tutti, proviamoci".

No mordi e fuggi - "Questo calcio mordi e fuggi appartiene al passato, ora ci servono un centro sportivo di proprietà, per gli allenamenti, per le giovanili, anche per risparmiare affitti e spostamenti, e magari uno stadio".

Aspetti negativi - "Abbiamo rilevato una società con tanti contratti di giocatori che non giocano che onoriamo ogni mese. Questo Lecce non ha un immobile, non ha un centro sportivo, non ha una scuola calcio. Una società del futuro deve avere tutto questo, deve essere strutturata. Senza elementi come questi non si cresce. Sono queste le operazioni che ti consentono di avere dei ricavi, il Lecce deve attirare gli acquirenti non farli scappare".

Socio nuovo - "Se non dovessimo salire quest'anno di categoria entrerà certamente un nuovo socio".

Catasta di perdite - "Il Lecce di oggi è una catasta di perdite di bilancio: dobbiamo darci una struttura che ci permetta di programmare seriamente il futuro in Serie A, per restarci. Allo stato attuale abbiamo solo preso una società piena di problematiche con il Fisco. Stiamo venendo fuori dagli errori fiscali del passato trovando l'accordo su tanti contenziosi con l'Erario, con molta buona volontà".

Centro sportivo - "Intanto a giugno avremo un centro sportivo in provincia, che sarà tutto nostro, stiamo lavorando su alcune alternative, tra queste c'è anche Martignano. Sempre a giugno, qualora dovesse entrare nella squadra, presenteremo il nuovo socio, che avrà una quota del capitale sociale tra il 20% e il 30%".

Improvviso stop - "Nessuno immaginava uno stop come quello con l'Akragas, segno che in questo campionato può succedere di tutto, auguriamocelo anche per noi, possiamo ancora arrivare 1°".

Nessuna condanna - "Non mi sento di condannare chi come Tesoro e Semeraro ha rincorso il risultato sportivo, magari senza pensare a dare una struttura duratura alla società. Noi vogliamo fare questo, dare un futuro sicuro al Lecce: magari in passato ci sono stati errori in buona fede dovuti al fatto che si è cercato il risultato sportivo e la strada più veloce per ottenerlo".

Compiti precisi - "Abbiamo compiti precisi, io seguo di più l'aspetto aziendale, Saverio Sticchi Damiani è certamente più vicino alle vicende tecniche, ma lavoriamo in squadra: quando mi hanno detto, con il supporto dell'area tecnica, di prendere Caturano e Curiale io non ci ho pensato 2 volte a fare l'ulteriore sacrificio che poteva farci fare il salto di qualità".

Ancora giovani - "Quello dei giovani del vivaio è un nostro punto centrale: vogliamo dare una speranza ai giovani del Salento, come accadeva per i ragazzi di Attilio Adamo e di Franco Jurlano, ma anche farli crescere come uomini, come studenti, come salentini e tifosi del domani. Vogliamo programmare con e per i giovani".

Programmazione - "Questa io la chiamo programmazione, come è programmazione e futuro anche risollevare il marketing ed il merchandising, così come è programmazione acquistare gli immobili e i centri sportivi: sono stanco di pagare affitti, l'acquisto di un bene è sempre il segno di una società sana e che guarda al futuro. Ogni risparmio consente di investire altrove, sul piano tecnico, per migliorare la rosa o il gruppo tecnico: non certo i risparmi li vogliamo mettere in cassa".

Bilancio personale - "Siamo partiti con la zavorra, ma ora stiamo ripartendo bene, nonostante queste 2 battute d'arresto recenti. Il bilancio personale è positivo".

Arbitri - "Ogni partita ha la sua storia, non penso male nè bisogna farlo: l'arbitro è il giudice nel campo, va rispettato".

LA CONFERENZA STAMPA E' TERMINATA, GRAZIE PER AVERCI SEGUITO, NONOSTANTE L'ORARIO PROIBITIVO E PER MOLTI DI LAVORO, IN 2MILA E 500 ATTACCATI IN DIRETTA. UN RISULTATO ECCEZIONALE, CHE CI PREMIA.

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