SAREBBE UN TERREMOTO: tieni duro, Saverio! "Non so più se ne vale la pena, Serie A senza regole"
Le parole del Presidente del Lecce dopo la trasferta di Bologna sono un vero terremoto in casa Lecce. Leggiamole insieme
LECCE - Sono parole di delusione amarissima, quelle del Presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani che adesso come adesso vorrebbe arrendersi addirittura all'idea di mollare, davanti alle troppe ingiustizie subite a suo dire dal suo Lecce.
Ecco le parole del massimo dirigente giallorosso, dai contorni "drammatici" per tutta la piazza.
Specchio del campionato - "E' stata una domenica specchio del campionato. Ci sono i nostri errori, il cuore grandissimo che ci abbiamo messo per riprenderla e provare a vincere, poi la traversa, il salvataggio sulla linea e la mancata concessione di un calcio di rigore clamoroso. Un rigore è fondamentale nella gara della vita e ancora una volta, come in tante altre volte, la decisione arriva a nostro svantaggio. E' clamoroso che dalla Sala VAR non ci sia stato nessun cenno. E' un episodio che decide un campionato. In generale il rigore su Mancosu mi è parso impossibile da non vedere. Chiunque lo avrebbe fischiato, ma non è successo. Poi dopo è arrivata anche la beffa del silenzio dalla Sala VAR".
Amarezza e dubbi sul futuro - "Lavoriamo da quattro anni, sono state pagine stupende, non so davvero adesso quanto ne valga la pena. Vale certamente la pena se penso ai nostri fantastici tifosi, al nostro gruppo di lavoro altrettanto fantastico, ma questa Serie A richiede riflessione, una profonda riflessione sulle regole, tra chi ha i bilanci in ordine e chi no. Questo calcio è in profonda decadenza".
Episodi tutti decisivi - "La somma di tanti episodi decisivi ammazzerebbe chiunque. Contro di noi accadono cose che non riesco a spiegarmi, dalla mancata espulsione di Bonazzoli con la Sampdoria a quel che è accaduto a Bologna passando per tanti altri casi".
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