La foto-story del "Via del Mare": emozioni argentine
Davanti a 3200 paganti una notte da ricordare
LECCE - C'è una foto, questa sopra, una foto da consegnare alla storia. E' la degna conclusione di una bella storia, di una serata seguita da ben 3200 paganti (più donne e bambini gratis). Una serata in cui nel nostro piccolissimo abbiamo creduto, che abbiamo voluto sostenere perchè ci piace ancora vivere di emozioni, perchè chi ha il Lecce nel cuore questa foto sopra la sognava.
Non è stata un'operazione nostalgia, una notte per vecchi tifosi o una rassegna a cui attribuire paternità o interessi. E' stato semplicemente il ricongiungimento di un percorso: quello che siamo stati, la gloria che abbiamo vissuto, la polvere in cui siamo caduti, la gloria che ci attende. Abbiamo fatto già il giro completo tra questi patemi, è il tempo di prendere le forze per ricominciare a costruire una strada di vittorie.
La Nord parla poco, lo fa spesso con messaggi netti, ma quando canta "rivogliamo il nostro calcio" non sbaglia: questo sopra è il nostro calcio, gli occhi lucidi di un eterno e talentuoso bambino nei sentimenti, di un innamorato, di "Beto" Barbas, innamorato lui di Lecce dopo che noi siamo stati tanto innamorati di lui e delle sue giocate da fuoriclasse assoluto. E' lo scatto dei minuti immediatamente successivi al 1° incontro con i compagni di squadra, 30 anni dopo. Sì, Barbas molti non li ha visti per 30 anni.
Non è stata un'operazione nostalgia, dicevamo; è stato un ricongiungimento con la storia. Ricominciamo a scriverla, riportiamo il Lecce dove l'ha portato questo signore burbero e scontroso...
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