LECCE - Tutti attorno allo stesso tavolo, a oltranza, sino a quando non sarà tutto nero su bianco.

L'agenda - Si scrive (è il caso di dirlo) il futuro del Lecce. Il programma prevede una full-immersion assoluta, senza sosta, sino a quando non ci sarà la firma. Da definire non c'è nulla, c'è solo da leggere gli atti di compravendita alla presenza dei legali delle rispettive parti, limare qualche frase, qualche verbo di sostanza da togliere o aggiungere da qualche parte. Come nelle normali compravendite, dove ognuno deve assumersi i suoi oneri e le responsabilità delle azioni e scelte compiute.

I presenti - Oltre a Saverio Sticchi Damiani, mediatore e consulente tecnico principale della cordata, partecipano all'incontro, con Tesoro, i commercialisti Savino Vigilante, Luigi Di Roma e l'avvocato Pierpaolo Pezzuto.

I dettagli - Tra le righe dell'accordo la co-gestione del Lecce sino al 30 giugno, termine entro il quale le S.p.A. sono obbligate a chiudere il consuntivo dell'esercizio precedente. Sarà l'ultimo strumento contabile tutto "Made in Tesoro". Entro oggi, anche nel tardo pomeriggio, la firma tra le parti. Piccolissima percentuale che tutti si trattengano sino a sera inoltrata o a martedì mattina, ma solo e sempre per formalizzare l'atto pratico delle firme sui contratti.

Stadio o albergo - Martedì allo stadio o in un albergo cittadino la conferenza stampa della nuova proprietà. Se martedì tutti gli interlocutori della vicenda fossero tutti ancora a limare l'accordo la conferenza stampa slitterebbe a mercoledì. Ma si tratta puramente di ragioni tecniche.