Su SoloLecce.it. LE PAGELLE POCO SERIE. Non prendetele sul serio
Tornano le nostre "freddure" sulla prestazione dei giallorossi: da non perdere
LECCE - Anche per questo turno di campionato ecco le pagelle poco serie di SoloLecce.it. Da non perdere, ma anche da prendere non troppo sul serio…, mi raccomando!
FALCONE - Andiamo parzialmente controcorrente, ma questa testata ci è abituata… Anche nella notte del disastro, dell'errore che apparecchia il 2-1 della Fiorentina, riesce ad essere decisivo su Lopez con un riflesso eccezionale che evita il “de prufundis” del 3-1 che avrebbe mandato il Lecce negli spogliatoi. La costruzione dal basso è ordine di scuderia, lui esegue. E con i piedi deve ancora maturare quel feeling per crescere, per essere (come tra i pali) tra i primi 5 portieri italiani. VOTO 5.
GENDREY - Fa una caterva di errori elementari che ti verrebbe di rischiare il DASPO, scavalcare e prenderlo a sberle, ma poi avvia con lucidità l'azione del 3-2 che manda il Salento in estasi. Lo riabilitiamo. VOTO 6.
BASCHIROTTO - Il catastrofico Nzola e lo scadente Beltran se li mangia a colazione inzuppati nel latte, ma nell'occasione dell'errore di Falcone sbaglia anche lui, il dialogo è troppo stretto, troppo pericoloso sotto l'area piccola. Allargandosi avrebbe avuto più metri su cui contare. VOTO 6.
PONGRACIC - Jolly difensivo ovunque, anche in impostazione. Fa una partita da leccarsi i baffi. VOTO 7.
GALLO - Fa a pezzettini Nzola dandolo in pasto alla sua trebbiatrice, con cui ara la fascia sinistra generando una tonnellata di guai per i viola. Decisivo ai fini della vittoria. VOTO 8.
DORGU - Segna un gol con una conclusione chirurgica che finisce laddove non batte neanche il sole, nel posto in cui non può arrivare nessun umano. Riguardate l'azione: 50 metri di campo di corsa a 100 all'ora, convinto di poterla mettere dentro. Premio giusto, era entrato sul pezzo e dopo il gol non perde la barra emotiva della partita, “spazzando” via un paio di palloni che scottano. E' il migliore del Lecce. VOTO 8.
BLIN - Prestazione da capitano: ardore, palle, presenza. Il primo a difendere, il primo a costruire, il primo a rompere il gioco. La gioia di tutti gli allenatori del mondo: fa 3 ruoli in una partita, con lui al top si gioca in 13. VOTO 8.
KABA - Per larghi tratti dominante, una sola chiusura “leggerina” e arriva Mandragora a fare gol. Per il resto è il re della foresta. Duncan nel 1° tempo fa una figuraccia, tanto che Italiano lo lascia appeso all'attaccapanni dello spogliatoio viola. VOTO 7.
GONZALEZ - Entra e cambia la partita, sradicando i palloni decisivi che consentono la rimonta ai giallorossi. Questo ragazzo ci fa disperare: tanto talento e tante potenzialità a fronte di un carattere introverso e sensibile. Se crescesse caratterialmente… VOTO 8.
ALMQVIST - Accelerate alternate a grandi assenze dal terreno di gioco, fasi di eclissi totale in cui sparisce. Ma quando ricompare…, mamma mia! D'Aversa lo sa, non lo tira via neppure a cannonate. VOTO 8.
OUDIN - Sinistro vellutato. Giua gli toglie un rigore che avrebbe battuto alla Signori, quasi da fermo, per mandarci definitivamente all'ospedale. Meglio così, non sappiamo dove sarebbe finito quel pallone… VOTO 7.
PICCOLI - Quando Oudin finisce la birra, come capita spesso, tocca a lui per il cambio di modulo anche perché nel frattempo in quei secondi la Fiorentina confeziona la momentanea rimonta. E' ovunque, a sinistra, al centro, a destra. Gol d'autore con un colpo di testa imperioso, uno stacco da vedere e rivedere. VOTO 8.
BANDA - Prestazione devastante, preziosa per la vittoria del Lecce, ma davanti alla porta non arriva la stoccata e questo pesa. VOTO 6.5.
SANSONE - Entra e “dipinge” palloni. Il primo finisce sulla zucca disgraziata di Nzola che “firma” l'assist per Piccoli, gli altri mettono in banca il risultato sul 3-2, aiutando il Lecce a respirare, a venirne a capo. VOTO 7.
KRSTOVIC - Prende tanti calci, fa sponde, fa ripartire il gioco, prende tempo, metri, sbaglia reti clamorose. C'è un frullatore di alti e bassi nella sua partita, ma i bassi sono soltanto davanti alla porta. Per il resto è un attaccante totale. Il Vieri del Lecce (ma che segna purtroppo molto meno). Se sistemassimo questo dettaglio… VOTO 8.
D'AVERSA - Non è questione di essere superficiali nelle letture giornalistiche e affidarsi a discorsi a sensazione come quello delle 2 punte. E' questione anche di numeri: ne ha vinte 5 in tutto il campionato, 3 su 5 con 2 punte, non è soltanto roba di chiacchiere da bar. Considerato che Piccoli si dimostra in grado di svariare con grande sacrificio a destra e a sinistra di Krstovic facendo impazzire chi lo va a inseguire, questo cocktail può essere riproposto più spesso, come anche un assetto con ali forti come Gallo e Dorgu che possono darti quell'elastico profondissimo nelle due fasi, a quel punto magari protette da un pacchetto centrale più folto numericamente, tanto Baschirotto sa fare il centro-destra, con Pongracic regista difensivo alla Umtiti. Tornando alla partita la domina, il suo Lecce prende a pallonate la Fiorentina di Italiano che però la sistema con i cambi prima di inchinarsi nuovamente alla prestazione dei giallorossi (che sfruttano pure una Fiorentina non risistemata dopo il 2-1, scriteriatamente sbilanciata). Le contromosse, con Sansone, Gonzalez e Dorgu, guidano la “remuntada”. VOTO 8.
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