CENTURIONI, il cuore è rimasto giallorosso: "il calcio più bello, auguro la A. Noi siamo disperati"
Ecco le parole del tecnico del Padova alla vigilia dell'impegno con i giallorossi
PADOVA - Alla vigilia di Padova-Lecce ha parlato con la stampa veneta il tecnico Matteo Centurioni, difensore ex Lecce con una parentesi fortunata in giallorosso ai tempi di Ventura. Ecco le sue parole raccolte per noi dai colleghi che hanno seguito questa breve settimana biancoscudata.
Esclusi - "Più o meno sapete quel che è successo (CLICCA QUI PER LA NOTIZIA): è stata presa una decisione dalla società, andiamo avanti con questi che abbiamo. So che non ci crede nessuno, ma vogliamo lottare sino alla fine. Ci sono poche possibilità di farcela, ma dobbiamo crederci tra molteplici difficoltà. Dobbiamo andare avanti a testa alta".
Passato giallorosso - "A Lecce sono legato, ho la moglie leccese e sono in vacanza sempre a Lecce. Ho giocato due anni splendidi a Lecce, auguro a tutti di festeggiare comunque la promozione a prescindere da domani. Siamo disperati, dobbiamo trovare le forze dentro per affrontare questo impegno".
Protesta ultras - "Stanno fuori? Li capisco, hanno il diritto di essere arrabbiati, è quasi impossibile farcela ma ci proveremo sino alla fine. Da quando sono arrivato ci sono state tante difficoltà, superiori a quelle che mi aspettavo, sono successe cose spiacevoli che hanno peggiorato tutto. Speriamo di giocare come a Palermo".
L'avversario in campo - "Il Lecce gioca il miglior calcio della B. Non vogliamo rovinare le feste a nessuno ma abbiamo davanti l'ultima possibilità per arrivare al nostro traguardo".
Scelte - "Mbakogu non è convocato per un problema al piede che lo fa allenare a singhiozzo. Ceccaroni ci sarà con una maschera protetttiva, Ravanelli e Madonna non ce la fanno e ci sarà da sostituire lo squalificato Trevisan".
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