L'ANALISI: il Lecce di Padalino va. Ah, no, è quello di Rizzo, ma c'è ancora poco di nuovo
La nostra analisi tattica della partita di ieri, in attesa di qualche innovazione nelle trame di gioco
LECCE - Sul piano tattico il Lecce visto all'opera con il Ciliverghe è la prosecuzione di quello impostato nel finale dello scorso campionato e si pone in linea di continuità anche rispetto al lavoro di Pasquale Padalino, inutile negarlo.
A dispetto dell'auspicato cambio di modulo Rizzo è ripartito dal 4-3-3, lo schieramento che gli offre maggiore garanzia ancora oggi con questi uomini "plasmati" sul mercato che fu dello scorso anno, con il centrale di centrocampo che si "abbassa" anche davanti alla difesa per comporre pure un 4-1-2-3 per dare un "pizzico" di innovazione, ma sempre con i soliti esterni a piede invertito che lo scorso anno erano stati rinfacciati al tecnico foggiano. Non se ne può più. Quando non accellera (prerogativa del sistema-Rizzo) è insomma il solito Lecce irritante, che gira a vuoto e che ogni volta che si trova sul destro di un attaccante deve rientrare sul sinistro e viceversa. Laboratori tattici che sembrano esistere solo in questa realtà, dove "giocare facile" pare brutto.
Eppure Rizzo ci ha messo del suo in questi mesi (bene) alla guida del Lecce: verticalizzazioni più rapide, ampiezza delle giocate, sovrapposizioni sulle fasce, pur, ripetiamo, senza rivoluzioni sulle odiose mode "padaliniane".
Molta parte del progetto, però, ci pare solo nelle buone intenzioni. La squadra è apparsa imballata, ovviamente anche a causa dei pesanti carichi di lavoro di queste settimane. Mancava poi quella velocità di esecuzione indispensabile per trasferire sul campo quei concetti di rapidità di gioco cari a Rizzo, che rappresentano alcune delle (poche) cose introdotte a differenza del modello-Padalino.
Con Torromino in campo abbiamo notato più equilibrio, maggiore raccordo, ma è anche vero che il Ciliverghe nell'ultima mezzora aveva esaurito le forze, era "bollito" dal sacrificio lungo un'ora per fare bella figura al "Via del Mare".
Serviranno dunque test decisamente più probanti, per dare una chiave di lettura a questo Lecce, sino ad ora mera prosecuzione, lo ribadiamo, del Lecce della stagione scorsa. E non solo di quello di fine, anno...
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