CASTRIGNANO DE' GRECI - “Voleva sbirciare sul mio telefonino mentre chattavo con mia sorella che si trova in un Ungheria. Eravamo a tavola. La cosa mi ha infastidito e l'ho colpito prima col cellulare in testa, poi mi sono accanito su di lui con pugni, calci, manate, sino a quando non è morto”.

E' il contenuto shock dell'interrogatorio che ha reso nella notte il badante 40enne ora assassino reo confesso di Fernando Monte, l'81enne di Castrignano de' Greci trovato morto in casa domenica pomeriggio.

Una ricostruzione che trova riscontro anche nel lavoro del medico legale nominato dal Tribunale per questo episodio di cronaca e che ha riferito di aver rilevato lividi su tutto il corpo compatibili con una furiosa aggressione.

Il 40enne, di nazionalità moldava, è stato trasferito dunque in carcere con l'accusa di omicidio volontario ed ora dovrà comparire davanti a un GIP per l'udienza di convalida dell'arresto.

Da mesi, secondo quanto ha ulteriormente riferito, i rapporti con la vittima si erano deteriorati e la convivenza tra i 2 si era fatta più complessa, sino a sfociare in questo gravissimo episodio di sangue.