MILANO - Nel 1° mercato restando a guardare i colleghi al lavoro dopo tanti anni di attività costante, Mauro Meluso torna a parlare finita l'esperienza al Napoli, iniziata con sorrisi, abbracci e aspettative per il salto di qualità da DS, finita malamente con l'allontanamento da parte del “vulcanico” patron De Laurentiis.

Ecco le sue parole, sul settore giovanile del Lecce e sull'introduzione di regole più stringenti per l'impiego di stranieri nel settore giovanile, ma anche sui nomi “caldi” del mercato del Lecce attuale.

Dal Lecce politica giusta - “Il Lecce fa l'interesse suo, come Corvino. Se non c'è nessuna norma che impedisce l'utilizzo di 10, 15 stranieri fa bene a comprare dove ci sono condizioni migliori, in un mercato globale, producendo poi valorizzazioni come Dorgu che già potenzialmente è molto più di tutto quel che è stato speso in questi anni. E' una politica condivisibile se non ci sono norme contrarie, le polemiche sull'impiego dei giovani italiani sono pretestuose. I giovani italiani se sono forti giocano”.

Gallo - “Del resto al Lecce mi pare una di queste plusvalenze l'ho portata io, con l'arrivo di Gallo a zero, da svincolato, dal fallimento del Palermo. Ci buttammo subito su quel giocatore di cui avevo delle referenze chiare”.