ESCLUSIVA: dirigente di società sportiva nel caos-Squinzano
Impigliato nelle intercettazioni dell'Antimafia
C’è anche un altissimo dirigente di una società sportiva salentina tutt'ora in carica, tra i “nominati” eccellenti delle 359 pagine dell’ordinanza che sta facendo tremare il Nord Salento e Squinzano, quella a firma del GIP del Tribunale di Lecce Carlo Cazzella che lunedì ha portato a Borgo San Nicola 21 persone coinvolgendo decine e decine di altri indagati, in intrecci tra mafia, politica e tanta droga.
Nelle intercettazioni dell’operazione “Vortice – Dejà Vu” è rimasto impigliato anche un imprenditore salentino evidentemente con il “vizietto” della coca, perché viene sorpreso al telefono con uno degli arrestati mentre fissa un appuntamento e rassicura sul suo arrivo al punto d’incontro, un appuntamento “per sé e per altre persone”, recita l'ordinanza.
L’interlocutore dell'imprenditore è poi finito in carcere per acquisto, cessione e vendita di stupefacenti e sarebbe uno dei luogotenenti del boss a cui era collegata questa organizzazione smantellata lunedì dalla Procura Antimafia di Lecce.
Gli atti delle 359 pagine dell’Ordinanza di Custodia sono ancora secretati e non possono essere rivelati, tutt’al più che restano da chiarire tutti i contorni di tali frequentazioni (CHE POTREBBERO ESSERE ASSOLUTAMENTE LECITE!), le cui valutazioni spettano esclusivamente all’autorità giudiziaria.
Da fonti investigative trapela chiaramente il nome, impresso duramente sull’ordinanza, i cui atti sono secretati sino alla pronuncia del Tribunale del Riesame.
Con dovere deontologico e senza censure sololecce.it tornerà a parlarne non appena i giudici del Riesame avranno dato il via libera alle scottanti carte dell'inchiesta.
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