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Una informativa antimafia getta fango su MORIERO: "ha chiesto aiuto alla mafia per allenare". LA SUA REAZIONE

L'ex numero 7 di Lecce, Roma e Inter ha spiegato a "Il Fatto Quotidiano" la sua posizione dopo alcune indiscrezioni shock

18.07.2024 13:51

TRAPANI - Accuse pesanti per l'ex numero 7 del Lecce e anche ex tecnico giallorosso Francesco Moriero, finito in una informativa della Direzione Investigativa Antimafia per aver presuntamente chiesto aiuto alla mafia per allenare il Trapani nel luglio 2018.

Secondo quanto è emerso dalle indiscrezioni giornalistiche di questi giorni l'allenatore leccese avrebbe avuto contatti con Antonio Nicoletti, erede di Enrico il cassiere della “Banda della Magliana”, per intercedere addirittura presso Matteo Messina Denaro per mettere una buona parola per far nominare Moriero allenatore del Trapani.

Secondo “Il Fatto Quotidiano” Nicoletti e Messina Denaro si sarebbero incontrati a Roma proprio a questo fine.

Moriero ha replicato in queste ore a “Il Fatto Quotidiano”, con la sua versione dei fatti: “avrò visto 2 o 3 volte Nicoletti nella mia vita, sempre senza avere la minima idea della sua caratura criminale. Un socio di Nicoletti ha fatto il padrino di battesimo di mia figlia quando giocavo nella Roma, quindi avevo con lui una normalissima conoscenza”.

“Ho dedicato la mia vita al calcio e sono stato sempre onesto”, ha aggiunto l'ex ala destra anche della Nazionale italiana, “se mi avessero fatto il nome di Messina Denaro in qualunque circostanza mi sarei alzato e sarei scappato. Diversamente se fossi stato per davvero amico di mafiosi influenti sarei ad allenare stabilmente in A”.

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