La Berretti va: Lecce-Messina 2-1. La cronaca
Giallorossi in rimonta sui siciliani
SAN DONATO DI LECCE - Vince ma non stravince il Lecce Berretti, che di fronte a un bel Messina è costretto a soffrire oltre misura; contro i pari colore siciliani che non creano grandi occasioni per impensierire la porta difesa da Chironi i ragazzi di mister Morello non trovano la via per chiudere la partita e sono costretti a soffrire fino alla fine.
Il Lecce inizia la gara senza mai pungere in area avversaria, con uno sterile posseso palla che permette agli ospiti prendere le opportune contromisure. Al 17' arriva la doccia fredda: il Messina batte il suo primo calcio d'angolo ed è bravo il centrocampista Aleo a trovare il tempo giusto per battere Chironi; nell'occasione c'è qualche responsabilità della difesa salentina che si fa sorprendere dal blocco organizzato dagli attaccanti avversari.
I giallorossi accusano il colpo e non trovano mai il modo per pungere e si limitano ad incrementare la percentuale di possesso palla, sin che la sveglia la suona capitan Parlati con uno splendido calcio di punizione a giro che esalta i riflessi del portiere ospite. E' l'episodio che desta il Lecce ed il gol arriva da li a poco: 40' minuto prima verticalizzazione dell'incontro di Piretti che trova Parlati, il capitano addomestica il pallone in mezzo a due difensori e di destro supera l'estremo difensore.
Sotto gli occhi di Diniz, Filipe Gomes e Miccoli riprende il secondo tempo con una novità, Morello cede il posto a Muci, tatticamente non cambia nulla, ma il Lecce è sceso in campo con l'intenzione di ribaltare definitivamente il risultato: prima Cuppone ci prova da fuori, ma sono solo le prove generali per il gol. Chi di angolo ferisce di angolo perisce, stessa bandierina e porta del gol del Messina, ma al 58' è il Lecce a portarsi in vantaggio con lo stacco di testa di Cassano su angolo battuto dal solito Parlati, 2-1 e partita in discesa.
Spada, allenatore del Messina, prova a cambiare le carte in tavola e in pochi minuti sostituisce Mosca e Scarbaci per Giove e De Salvo, ma non cambia nulla i giallorossi navigano a vele spiegate verso la vittoria e sprecano in più occasioni con Cuppone l'opportunità di chiudere definitivamente l'incontro con il terzo gol che non arriva.
Nel finale ci sarebbe lavoro per i moviolisti: Gitto ingaggia un duello in velocità con il rude Cassano, i due entrano in area appaiati e arrivano al contatto sull'out sinistro, per Palumbo di Bari non è rigore, decisione che scatena le veementi proteste del Messina: a farne le spese è il tecnico Spada che viene allontanato dal fischietto barese.
Nel corso dei 5 minuti di recupero c'è ancora tempo per un'occasione per il neo entrato Chiriatti che dal cuore dell'area di rigore colpisce il legno suepriore della porta siciliana.
Buona la prima sul sintentico di San Donato per i ragazzi di mister Morello che però come la prima squadra di Lerda soffrono di problemi sotto porta: anche i ragazzi sono ancora poco cinici.
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