TUTTI I DETTAGLI: GRAVINA SOTTO INCHIESTA per autoriciclaggio e appropriazione indebita
Ecco le carte delle indagini che riguardano il numero uno del calcio italiano
ROMA - C'è il nome del Presidente della FIGC Gabriele Gravina, nell'elenco degli indagati di una inchiesta per appropriazione indebita e autoriciclaggio, nata da una segnalazione della Procura Nazionale Antimafia del 2022 su presunte irregolarità in operazioni finanziarie attribuite allo stesso Gravina nel biennio 2018-2019.
Le informative fanno parte di quelle in possesso della Procura di Perugia in un'altra inchiesta, quella per gli accessi abusivi ai sistemi informatici protetti da parte del coordinatore del gruppo “SOS” al servizio dell'Antimafia, il finanziere Pasquale Striano, a livello nazionale indagato per il “dossieraggio” di numerosi “vip” della politica, dello sport, dell'alta finanza. Per quest'altra indagine, va precisato, Striano avrebbe costruito le accuse ai danni di Gravina, sostanzialmente per metterlo in cattiva luce giudiziaria.
Ma tornando al fascicolo romano ai danni di Gravina il Presidente della FIGC è già stato sentito per 2 ore dagli inquirenti per “chiarire una posizione”, spiegano i suoi legali, “vittima delle circostanze che sarebbero maturate”. Gravina sostanzialmente si sente “parte lesa” dell'attività di “dossieraggio” che è stata scoperta dagli inquirenti umbri.
Vale la pena informare i nostri lettori, però, che l'indagine romana prende corpo dalla compravendita effettuata da Gravina ai tempi della scalata alla presidenza della FIGC di una abitazione a Milano per la figlia della compagna e per la vendita, mai completata, di una collezione di libri antichi.
Secondo le indagini le due compravendite sarebbero collegate in qualche modo alla vendita dei diritti tv della Lega Pro, presieduta ai tempi da Gravina.
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