L'editoriale. SALAH, LICHTSTEINER, FREULER, SESA, LIMA, JUAREZ: c'è poco da ridere, il campionato svizzero ha espresso questo
Il Lecce domani abbraccerà il suo "colpo" di mercato, il gambiano Ceesay. Proviamo a vincere qualche scetticismo
LECCE - Oggi è il giorno delle risate dei soliti benpensanti, quelli per esempio che credono nella superiorità del calcio italiano e del suo campionato rispetto a quello degli altri paesi. Custodi di una sottocultura novecentesca, vecchia di un secolo.
Sono più o meno quelli che non si accorgono che l'ultima coppa europea prima della Roma in Conference League l'avevamo alzata un'era geologica fa, quando il calcio tricolore ebbe modo di gioire per l'Inter del “triplete”. 12 anni fa.
Sono più o meno quelli che non sanno che l'ultima Coppa UEFA e poi Europa League l'avevamo alzata con un allenatore che si è già ritirato e nel frattempo vende vini in campagna, Malesani, alla guida del Parma nella stagione 1998/1999.
Sono più o meno quelli che si accorgeranno solo accendendo la tv sotto l'albero di Natale, durante i Mondiali di Qatar 2022, che noi per la seconda volta di fila quei Mondiali ce li guarderemo in pantofole davanti al caminetto, tutti, calciatori, giornali, opinionisti e tifosi. 0 Mondiali in 8 anni, 8 anni! Quando nello stesso periodo di tempo avremmo dovuto produrre tre nazionali diverse e tutte competitive per la mole di investimenti che muove il nostro calcio.
Tutto questo per dire che domani sarà a Lecce per firmare un accordo per due anni con opzione sul terzo Assan Ceesay, il vicecapocannoniere del campionato svizzero, Campione di Svizzera in carica, 20 reti e 11 assist in 32 partite, 13 in 30 con la Nazionale del Gambia, dove è piuttosto difficile avere queste medie così alte (non ci risulta che il Gambia vinca la Coppa d'Africa o i Mondiali abitualmente, dunque è statisticamente molto più complesso arrivare a questi numeri in una Nazionale mediocre).
Complice il cognome vagamente dialettale salentino l'arrivo di questo elemento ha suscitato le solite perplessità della “rete”, divenute immediatamente virali. Alcune simpatiche, altre meno.
I ricordi negativi dei vari Papa Waigo, Alì Sowe (gambiano come Ceesay), Imbula e Babacar non risvegliano particolari entusiasmi africani nella tifoseria (che sul passato e i nomi citati ha ampiamente ragione…), ma è davvero inspiegabile, quasi un preconcetto, la “bocciatura” preventiva di un elemento valutato in inverno 3 milioni di Euro dallo Zurigo in uscita per l'Atalanta (i neroazzurri avevano appena perso Zapata per un lungo infortunio e dovevano scegliere un acquisto “last-minute” per poter competere in Italia e in Champions League…).
Non vogliamo addentrarci in polemiche né scatenare duelli in “rete”, ma solo volare veloci tra i nostri ricordi, dimenticando certamente più di qualche big.
Stephan Lichtsteiner aveva giocato 150 partite nella massima categoria elvetica prima di finire alla Lazio e di vincere una stanza intera di coppe con la Juventus.
Mohamed Salah aveva fatto bene solo al Basilea, prima di scomparire nel nulla un anno al Chelsea e di finire praticamente a quattro soldi alla Roma, che volle sorprendere tutti investendo su questo “discreto” sconosciuto.
Gokhan Inler, prima di Udinese e Napoli e di centinaia di presenze in A ai massimi livelli di prestazione, brillava tra Aarhau e Zurigo.
Ah, proprio lo Zurigo! La squadra che lascerà Ceesay per il Lecce. Dai biancoazzurri dopo 100 presenze il Torino prelevò Blerim Dzemaili, al Lucerna, invece, l'Atalanta ha “pescato” Freuler, l'inamovibile del suo centrocampo.
Ma vogliamo ferire ancor di più i sentimenti dei lettori a caccia di risate per l'ennesimo “bidone” acquistato dal Lecce. Dal Servette nel 1998 arrivò a Lecce un certo David Sesa, l'anno dopo dallo Zurigo (ancora loro…!) ecco un altro “scarsone”, Francisco Gouvinho Lima…, e un difensore pure abbastanza mediocre…, Juarez de Sousa Texeira, meglio noto solo come Juarez, prelevato dal Servette.
Benvenuto a Ceesay, dunque: se le premesse che abbiamo raccontato velocemente sono i “bidoni” beh, siamo molto ottimisti per il futuro del Lecce.
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