Su SoloLecce.it. LE PAGELLE POCO SERIE. Non prendetele sul serio
Tornano le nostre "freddure" sulla prestazione dei giallorossi: da non perdere
FIRENZE - Anche per questo turno di campionato ecco le pagelle poco serie di SoloLecce.it. Da non perdere, ma anche da prendere non troppo sul serio…, mi raccomando!
FALCONE - E niente, mentre Gallo lo chiama, lo invita ad uscire, gli urla e poi passa alla fase in cui lo maledice, lui sta preparando il borsone per Coverciano. Distratto. Numericamente ha la partita sulla coscienza, anche se la straripante superiorità della Fiorentina dai e dai sarebbe riuscita diversamente ad emergere. La partita ha lasciato questa vaga impressione… VOTO 4.
GENDREY - Inizia bene andando a seguire Saponara ovunque, pure in bagno, poi si intimidisce. Un paio di assist, il primo sbagliato, il secondo per Di Francesco, chiuso bene da Dodò. Nel complesso la misura dell'ultimo passaggio è sempre il suo tallone d'Achille. Non è poco per uno che vorrebbe fare il terzino moderno. VOTO 5.5.
CASSANDRO - In campo per l'esordio in A e per farsi saltare due volte su due da un tizio sempre mezzo rotto, tale Sottil. S.V.
BASCHIROTTO - La sosta gli farà bene, Barak lo cancella in aria andandolo sempre a beffare in alta quota. VOTO 5.
UMTITI - Con eleganza e qualche licenza poetica di troppo tiene lontano i guai, almeno lui. VOTO 6.
GALLO - Mettere il piede su quel cross e non il corpo, la testa, come insegnano in qualunque scuola calcio, è semplicemente una scelta fatta per non buttare 20 Euro di messa in piega. Ecco, per non spettinarsi butta a mare il Lecce con la complicità del peggior Falcone. Fa 3 cross al termine dei quali migliaia di tifosi di Fiorentina e Lecce chiedono sdegnati il rimborso del biglietto. Impresentabile. Ora se lo godranno in Nazionale Under 21… Il calcio italiano è a questi livelli. VOTO 4.
BLIN - Solita pagella per lui perché è autore della solita partita di sostanza. Che sia inverno o gli albori della primavera per lui il calcio è uguale, che lo chiamino in Nazionale o meno lui l'impegno lo vede sempre allo stesso modo: corsa allo spasimo, piede sempre dentro, raddoppi anche nelle zone non di competenza a tamponare i compagni in difficoltà. “Capitan Futuro”. E' il migliore del Lecce. VOTO 6.
MALEH - L'ammonizione rimediata alla prima azione giocata, al primo pallone, è la notizia più bella. Ripetiamo il concetto: con una clausola di 5 milioni e mezzo per il riscatto obbligatorio in caso di permanenza in A la voglia (sadica) di retrocedere sta aumentando a dismisura. Saperlo squalificato per Empoli-Lecce ci conforta. Altri 20 minuti indecenti, da passato di là per caso. Niente a che fare con la scheggia impazzita dei tempi di Venezia. Del resto Baroni è capace di tramutare qualunque picco di qualità, esuberanza e spensieratezza nel lutto più stretto. VOTO 4.
HJULMAND - Italiano ha capito che oltre a Strefezza se nel Lecce metti la mordacchia a lui l'80% del lavoro è ok. Detto, fatto. Costantemente raddoppiato si deve accontentare della sola fase di rottura, eseguita come sempre a dovere. Si prende qualche confidenza di troppo con Gonzalez che meriterebbe un rigore se non fosse così plateale e ostentato nel suo tuffo olimpionico in area per un fallo che nella realtà c'è, eccome! Il solito “falletto” alla Hjulmand. Abisso, bontà sua, se la beve. VOTO 6.
GONZALEZ - Ogni tanto gli viene voglia e si esprime con qualche giocata. Poi se ne torna a girarsi i pollici nel suo dolce poltrire. VOTO 4.5.
HELGASON - Entra per dare la coltellata finale ai 1500 del settore Ospiti del “Franchi”. Fantasmino, come sempre. Invisibile. S.V.
STREFEZZA - Poco in fascia, tanto quando si accentra. Il grado di pericolosità del Lecce è direttamente proporzionato a quanto abbia la Luna dritta o storta. In ripresa, la sosta fisicamente gioverà a lui e alle nostre coronarie. Baroni lo sostituisce per non portarsi sino al novantesimo il cruccio del diffidato a cui può partire la brocca (cosa che gli capita di recente), altrimenti non c'è alternativa ci sarebbe da chiamare la neurodeliri. Unico elemento capace di produrre offensività. VOTO 6.
OUDIN - Al 90°, con una partita sulle spalle, Amrabat lo rulla dandogli sullo scatto 15 metri di distacco. Fa la figura della Minardi in Formula 1, ve la ricordate negli anni Novanta? C'era in tutti i Gran Premi, a lumachina, finendo doppiata anche di due giri dai primi. Prestazione da ex calciatore, dispiace dirlo: da ex calciatore. “Correre” ai suoi ritmi non è professionismo. VOTO 4.
COLOMBO - Basta, per favore, basta. Ci appelliamo alla Carta dei Diritti dell'Uomo, anche i condannati a morte come noi hanno diritto a sentimenti di pietà. Basta. VOTO 4.
CEESAY - Entra per farci vedere in azione Colombo in uscita dal terreno di gioco. S.V.
DI FRANCESCO - Sui suoi piedi l'unica occasione del Lecce degna di una partita di calcio. Bel diagonale. Come Strefezza sembra in ripresa fisica. E' l'unico elemento confortante. VOTO 6.
BARONI - Di solito lo spazio delle pagelle non è quello delle notizie, che siano più o meno esclusive. Beh, ecco quella più importante della giornata, probabilmente del campionato: salverà il Lecce (ci auguriamo) e poi chiuderà la sua avventura giallorossa. Sul suo futuro è già scritta una sentenza maturata in queste settimane. Una sentenza di Cassazione. Il suo calcio triste diciamo che se l'è meritata tutta. Sono le ultime settimane di agonia e di “prestazioni positive”. Ha fatto fare l'ala a Rodriguez Delgado, trattandolo poi a cazzi in faccia per un anno e mezzo (dopo che lo spagnolo gli aveva salvato la panchina subentrando in Lecce-Alessandria), ha provato a far fare la mezz'ala a un mediano destinato a un futuro da “top player” di statura mondiale (Hjulmand), uno che fa il mediano pure in fila alla cassa al supermercato, pure se lo vedi giocare bendato, mettendogli dietro come vice Bjorkengren che invece non sapeva fare solo il mediano di tutti e 11 i ruoli del gioco. Ha voluto Listkowski nel tridente piuttosto che nel suo ruolo di mezz'ala spinta producendo l'annientamento di ogni velleità pure del polacco. Ha visto in apparizioni mistiche notturne Meccariello e Paganini terzini di destra, Gendrey centrale difensivo, dopo aver immaginato Calabresi l'anno prima capace di fare lo stesso. La sua carriera leccese è da mistico di Fatima. E da miracolato nella Serie A a girone unico con le statistiche più impietose di sempre sulle 3 retrocesse peggiori della storia del calcio italiano salverà questo Lecce. VOTO 4.
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