AVERSA - Il minimo sforzo, il massimo risultato.

Basta questa banalità a riassumere in poche righe la prestazione “sparagnina” del Lecce, che ad Aversa regala noia e sbadigli davanti ad un avversario modesto, modestissimo.

Decide l’unico acuto della partita, un’acrobazia di bomber Moscardelli, che spezza l’equilibrio in un contesto di assoluta mediocrità.

Il Lecce (che dal gol del vantaggio avrebbe dovuto giocare in 10 per l'espulsione di Della Rocca già ammonito e arrampicatosi sulle tribune - il regolamento parla chiaro - ) finisce pure per soffrire nel finale qualche mischia arruffona dei locali, ma l’importante sono i 3 punti che accrescono le ambizioni d’alta classifica.

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