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L'inchiesta di SoloLecce.it: età media, che peso per noi...

In campo siamo sempre i più "vecchi"

LECCE - "Il tempo non aspetta nessuno e non hai bisogno che io ti dica cosa è andato storto", cantava nel 1986 Freddie Mercury, ed è proprio del tempo che passa che vogliamo parlare, inteso però come età anagrafica.
E' uno dei tormentoni che girano intorno a questa squadra: il Lecce è vecchio, non arriva a maggio, giochiamo contro ragazzini che corrono molto più di noi.

Allora siamo andati a vedere le ultime 3 gare dei giallorossi ed abbiamo fatto un media dell'età dei 22 in campo ed il dato è semplicemente sconcertante.

Melfi - Contro il Melfi nella prima frazione la squadra ha sofferto la freschezza atletica degli ragazzi lucani; il termine ragazzi è perfetto, perchè andando a vedere la distinta di gara della formazione gialloverde si vede che la loro età media è di 22 anni e mezzo, un gruppo di sbarbati che sbranano il campo, ma che pagano un dazio imporante quanto ad esperienza. Infatti dopo un primo tempo complicato la partita si mette in discesa per un Lecce più scafato e sornione, che vince 4-1 (è anche l'ultima vittoria in campionato, 29 novembre).

Foggia - Nel primo derby, quello contro i cugini foggiani, De Zerbi ha schierato i stanelli con un età media di 28 anni, la vittoria non sarà stata merito della minore età anagrafica della squadra padrone di casa, ma certamente di quella maggiore vivacità e o freschezza atletica che sicuramente ha permesso a Sarno e compagni di avere fino all'ultimo minuto le forze necessarie per rincorrere la vittoria.

Martina -  Contro i biancoazzurri la musica non cambia, l'età media degli avversari si ferma a 24 anni, ed in campo si è vista tutta questa differenza di età con i giocatori della Valle d'Itria che spesso arrivavano prima sui contrasti e sul pallone. In campo anche alcuni elementi abbondantemente nati negli anni 90, tra cui anche il giallorosso Bleve, addirittura classe 1995.

Lecce - Ed i ragazzi di Lerda che età media hanno? Tenetevi forte: 31 anni.  Una squadra di nati tutti o quasi negli anni 80. Nell'ultima gara contro il Martina gli unici che non hanno visto con i propri occhi la caduta del muro di Berlino erano Doumbia (1990) e Donida (1992).

Riprendendo la canzone del leader dei Queen, del 1986, musica che molti giocatori giallorossi hanno ascoltato mentre erano in culla o nei primi anni della loro vita, "non c'è bisogno che vi spieghi io cosa è andato storto" nelle ultime 2 gare: è di tutta evidenza che questa squadra ha necessariamente bisogno di innesti giovani, di ragazzi che abbiano gamba e corsa per continuare a mantenere accesa la speranza di ottenere il primo posto e la promozione diretta in Serie B.

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