CICLONE CORVINO: "non vado all'estero per fare l'esotico, ma per spendere meno. Intanto ho tre campioni d'Europa tutti miei"
Le parole del DS del Lecce oggi in conferenza stampa a margine della presentazione di Helgason
LECCE - A margine della conferenza stampa di presentazione di Helgason (CLICCA QUI PER LEGGERLA) è tornato a parlare il DS Pantaleo Corvino che ha spiegato le strategie di mercato del Lecce nei prossimi giorni, nelle prossime settimane. Partendo, ovviamente, dall'ultimo arrivato in giallorosso.
Ecco le parole del Responsabile dell'Area Mercato del Lecce.
Su Helgason - “E' un profilo interessante, lo seguivo già da un anno, ma non era stato possibile prenderlo per via delle pretese elevate del club di provenienza. Grazie ai buoni rapporti con il suo agente e alla volontà del ragazzo ci siamo riusciti quest'anno. E' un centrocampista molto tenace, forte fisicamente. Ha potenzialità che possono diventare qualità importanti”.
Progetto - “Per ora siamo a cinque acquisti, due italiani e tre stranieri. Quando si prendono stranieri lo si fa con valutazioni precise alle spalle. C'è qualcuno che pensa che io mi diverta ad arrivare sino alla terra dei vulcani, all'Islanda, come se il calciomercato fosse un gioco esotico. Se qualcuno non l'ha capito la realtà è che per prendere calciatori importanti italiani c'è bisogno di alcune risorse, oppure bisogna prenderli in prestito facendo il gioco delle società di appartenenza. Io mi impegno sfruttando anni di lavoro e esperienza per cercare di arricchire il patrimonio della mia società”.
Campioni d'Europa - “Sicuramente faccio degli errori anche io, però ad alzare la coppa degli Europei c'erano tre ragazzi del mio settore giovanile, ovvero Chiesa, Bernardeschi e Castrovilli. Sento il dovere di far crescere le potenzialità dei club dove lavoro, non solo di lavorare facile con ampie possibilità di spesa”.
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