
STICCHI DAMIANI: "l'auspicio è chiudere l'anno con 100 milioni di ricavi, ma ora concentriamoci sul risultato sportivo"
Le parole del Presidente del Lecce ospite di "Gol Economy" del gruppo "Il Sole 24 Ore"
LECCE - Dal rischio fallimento e l'era Tesoro a un club finalmente solido e anche con delle ambizioni future.
Il Presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani ha ripercorso i suoi 10 anni di Lecce in una lunga intervista a “Gol Economy” de “Il Sole 24 Ore”.
Eccone i principali contenuti tematici.
Centro Tecnico - “Abbiamo già investito nella acquisizione dei terreni, ottenuto tutti i permessi, avremo 8 campi e strutture dedicate alla prima squadra e alle giovanili. Ora che il club è solido possiamo permettercelo e per me è motivo di grande orgoglio. Abbiamo investito 12 milioni di Euro, farlo a Martignano per noi è stata una scelta strategica, mettere il Lecce al centro del Salento”.
Nuovi stadi e possibili normative - “Costruirne uno nuovo è operazione complessa, in questo senso può essere utile l'iniziativa legislativa che vuole mettere in campo il Ministro Abodi per snellire le procedure e affidare la gestione di questi percorsi a commissari straordinari può semplificare il lavoro delle società di calcio. Sarebbe utile una legge specifica, in questo senso”.
Sul “Via del Mare” - “E' un progetto innovativo. Siamo riusciti ad intercettare quelle risorse dei Giochi del Mediterraneo e grazie alla struttura commissariale che gestisce tutto le gare per la copertura totale dello stadio sono già partite. C'è una bella sinergia, abbiamo realizzato noi lo studio di fattibilità e l'abbiamo donato al pubblico, al Comune”.
Bilancio di 10 anni - “Prendere il Lecce non era un progetto di vita né una ambizione, a un certo punto ho pensato semplicemente fosse la cosa giusta da fare, coinvolgendo tanti amici imprenditori. Dopo 3 anni di Lega Pro al 1° anno da Presidente sono passato dalla C alla A…”.
I bilanci - “Negli anni della Lega Pro e di B sono stati sempre in rosso, siamo andati avanti sempre con la forza dei soci. Quest'anno chiuderemo il bilancio con ricavi superiori ai 100 milioni di Euro, un traguardo che mette il Lecce tra le aziende più grandi del Salento. Tuttavia dobbiamo centrare i risultati sportivi, nei prossimi anni dobbiamo inseguire il sogno di realizzare questi stessi utili ma senza plusvalenze, solo con i risultati sportivi”.
Salento avaro di talenti? - “E' un tema interessante. Noi lavoriamo su tutta l'Europa e su tutto il mondo, il mercato giovanile per noi è globale e siamo tra i club che investono di più sui giovani stranieri. Purtroppo nessun salentino mi pare abbia raggiunto successo altrove in questi anni, quelli che giocano con noi li abbiamo inseriti noi nel nostro contesto”.
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