GONZALEZ, SFIDA DA "TORERO": "con il Bologna per prenderci 3 punti"
Le parole dell'astro nascente del centrocampo giallorosso: l'intervista, anche video
LECCE - Nel cuore di questa settimana che porta a Bologna-Lecce ha parlato Joan Gonzalez, lo spagnolo del Lecce che sta vivendo un momento magico, dalle giovanili a presenza fissa in Serie A. Ecco la sua intervista, qui in una ampia sintesi, poi nella versione video ancora sotto.
Crescita - “Non mi sarei mai aspettato di arrivare velocemente a questo punto. Penso sempre al presente, non mi giro indietro per non fare male. Credevo di dare il massimo in ritiro anche solo per restare nel gruppo, invece non solo ce l'ho fatta a restare in prima squadra, ma gioco con continuità”.
Compagni di “Primavera” - “Chi sarà il prossimo Gonzalez? Berisha, Samek, Vulturar, Burnete, tanti altri”.
Contratto - “E' vero, ho il contratto delle giovanili e gioco in A, ma devo pensare a giocare. Il contratto si sistemerà da solo, le cose arrivano da sole quando fai bene”.
Umtiti - “Ha fatto pubblicamente il mio nome dicendo che l'ho impressionato, è un onore. E' un Campione del Mondo, tanto basta… C'è pressione per tanti elogi, in generale, ma quando gioco penso al campo”.
Autogol di Salerno - “Il gol decisivo di Strefezza mi ha aiutato tanto a non buttarmi giù. Abbiamo vinto una partita nonostante una mia stupidaggine, per fortuna non ha pesato”.
2° tempo male con i viola - “Ci sono anche gli avversari e questi non scherzavano… Abbiamo fatto un bel 1° tempo, ma poi sono usciti anche con la loro tecnica, le loro individualità. Sono una squadra che fa le coppe europee. A Bologna dobbiamo andare con l'obiettivo di recuperare questi punti, con la mentalità per vincere la partita”.
Miglioramenti - “Ne devo fare tanti. Uno è sapere sempre quando andare a pressare e non correre a vuoto, sono inesperto, faccio tanti chilometri anche di immaturità. Piano piano inizierò a capire come dosare anche le forze e quindi fare meglio”.
Grandi platee - “Sono stato sempre tifoso del Barcellona, ma giocare in stadi simili era solo un sogno. Entrare in stadi così, avere avversari così forti, è tutto incredibile, è tutto un bel sogno”.
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