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L'intervista. MANCOSU SPINGE IL LECCE: "ecco da quando potrò tornare in campo"

Le parole del capitano, oggi in Sala Stampa a distanza

LECCE - E' toccato al capitano del Lecce Marco Mancosu tornare a parlare oggi in Sala Stampa, “virtualmente”, a distanza, con i giornalisti collegati da remoto. Ecco i temi che abbiamo trattato con il capitano del Lecce.

Lontananza dal campo - “E' stato relativamente difficile, perchè fortunatamente siamo andati bene in queste settimane dunque ho sentito meno questa lontananza. E' comunque un'ansia terribile stare fuori e seguire la gara, ma sino a ché i risultati sono questi posso stare fuori anche sino alla fine… Il mio sostegno cerco di darlo comunque nello spogliatoio”.

Sosta ok - “Questa settimana ci voleva proprio, sta andando alla grande. Ammetto di essere pieno di dolori, come quando si sta in ritiro precampionato estivo, ma allenarmi con i compagni è importantissimo. Conto di essere a disposizione piena dal 1° maggio, quindi potrei esserci per le gare conclusive. Nel frattempo sto spiegando ai giovani l'importanza di raggiungere il risultato finale".

Corsa Serie A - “Le insidie sono tantissime, in campo e fuori dal terreno di gioco dove c'è il coronavirus che può cambiare il campionato. La nostra società è stata attentissima su tutta la fase di prevenzione, adesso sarà ancora più importante rispettare le regole interne”.

Gare sotto al sole di maggio - “Per la verità io ho un po' paura, perchè noi corriamo tantissimo, essere al top fisico è la caratteristica principale del nostro gioco, giocare sotto al sole potrebbe crearci qualche problema di dispendio di energie. I dettagli possono fare la differenza, dimostreremo di esserci fisicamente, magari questo diventerà un punto di forza, a nostro vantaggio”.

Bilancio - “Non mi accontento, sino all'Empoli in casa ho fatto il miglior campionato della mia carriera per rendimento. Poi ho avuto un calo nei numeri e nelle prestazioni, alcuni problemi fisici, non posso ritenermi soddisfatto di questa fase. Cercherò di rimediare nel finale di stagione".

A Vicenza - “Sono stato io a decidere di partire, volevo tornare a respirare l'aria del gruppo. Sono sicuro che la mia decisione sarà piaciuta ai più giovani: in questi campionati sul filo dell'equilibrio si può dare una mano anche nello spirito di gruppo, non solo nell'apporto tecnico alla partita. Credo che Corini la pensi come me”.

Trequartista - “A Henderson posso assegnare un voto altissimo. All'inizio era titubante, io gli ho detto che in un campionato così lungo è importante farsi trovare pronti anche in più ruoli, e questo ruolo è perfetto per la sua intelligenza e le sue qualità. E' un percorso che mi accomuna, anche io mi sento più mezzala ma oramai sono cresciuto nel ruolo, anno dopo anno".

Dedica di Pettinari con la Salernitana - “Mi ha fatto molto piacere, mi ha fatto caprie che sono ben voluto. Questo ricordo di quest'anno è impagabile”.

Promozione di due anni fa: le differenze - “Credo che siano tante, perchè in quella stagione da neopromossi non ci aspettavamo la A diretta. Ora è giusto che ci sia una pressione diversa, veniamo dalla A, siamo forti a livello di organico, abbiamo calciatori che iniziano ad essere abituati a certe situazioni, a questi obiettivi”.

Serie A - “Non penso a me, non penso a riprenderla per me, il focus su queste ultime partite è troppo forte. Abbiamo tutti da guadagnare da un obiettivo simile, dal punti di vista della gloria, dei miglioramenti economici per noi e per il club".

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