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STICCHI DAMIANI A RADIO RAI1, la lunga intervista sui temi del calcio

"Troppa disparità di forza tra le squadre se c'è indebitamento infinito, troppi soldi ai procuratori": parla Sticchi Damiani

ROMA - Lungo approfondimento giornalistico di RADIO RA1 con il Presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani, ospite di “Giù la maschera”, programma a cura di Arnoldo Foa.

Ecco tutti i temi su cui il massimo dirigente giallorosso è stato sollecitato.

Prima e unica esperienza da Presidente - “Sin qui è stata rapida, con tanti obiettivi raggiunti. 7 anni fa sono diventato Presidente di un gruppo di soci salentini, rapidamente siamo andati dalla C alla A. Oltre ai risultati sportivi ci stiamo strutturando sugli impianti sportivi, nel settore giovanile e sulla politica di valorizzazione dei giovani, con bilanci sani ed equilibrati. Ognuno di noi ci ha messo la sua competenza, il calcio è una azienda uguale a tutte le altre nelle logiche di amministrazione e sulle competenze interne”.

Scontro economico con le “grandi” - “A volte lo scontro è impari, altre volte addirittura non sappiamo sino in fondo chi sono le proprietà che rappresentano davvero una società o un'altra. Spesso assistiamo a passaggi frequenti da fondo a fondo o a situazioni ripianate da altri fondi. Decifrare chi è il Lecce e chi c'è dietro invece è molto facile, siamo noi soci”.

Politica societaria - “Non accettiamo l'indebitamento, determinate società invece lo accettano. E' un tema critico, se c'è possibilità di indebitarsi all'infinito la lotta anche sul campo diventa inutile, ci sono squadre che potranno sempre fare acquisti diversi dalle altre”.

Lecce comunque aperto a scelte sane - “La categoria del ricco imprenditore straniero che si innamora di un territorio, di una area geografica la riteniamo virtuosa, anche noi abbiamo dei soci esteri che hanno però scelto di stare con noi per il nostro progetto, mettendoci le loro risorse e non fondi spersonalizzati”.

Commissioni ai procuratori, un altro male - “Servono dei contingentamenti. Gli intermediari nelle compravendite dei calciatori arrivano a prendere tariffe sproporzionate. Non c'è proprio proporzione tra alcune cifre di affari e le commissioni. Non va bene”.

Calcio italiano con troppi stranieri? - “Il calcio è meritocratico, chi è forte gioca, noi non guardiamo da dove proviene”.

Serie A a 18 - “Non è un tema, è profondamente osteggiato dalle medio-piccole per ovvie ragioni”.

Dorgu al Manchester United - “Visto? Sta giocando sempre e sta facendo bene. La sua è una esplosione attesa e che arriverà”.

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