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IL CALCIO CHE VOGLIAMO: da Monteroni all'Africa nel segno dell'amicizia

Ecco il progetto della Futura Monteroni e della Futura Madagascar

MONTERONI DI LECCE - Troppo spesso il calcio viene associato a scandali, a "Calciopoli", al doping, poche volte ricordiamo che è solo un gioco, che nella maggior parte delle volte viene praticato con equipaggiamento e attrezzature di fortuna, come da bambini, quando basta una lattina e degli zaini per terra come porte per sentirsi campioni.

C'è ancora, soprattutto nei paesi più poveri, questo calcio senza lussi, con le pietre al posto delle porte e palloni fatti di stracci. E' la storia di Herman Tsiahiliky, un giovane ragazzo del Madagascar, arrivato in Italia con il sogno di sfondare nel calcio e giunto a Lecce per trovare degli amici speciali, tra cui Andrea Ruggio, Presidente della Futura Monteroni.

I 2 negli anni hanno condiviso numerose stagioni in 1° e 2° Categoria con la maglia della Futura Monteroni, sino a quando Herman non è dovuto rientrare nella sua isola nel cuore dell'Africa. Senza dimenticare il Salento, perchè Herman al rientro in patria ha fondato la Futura Madagascar, con l'intento di diffondere nell'isola la cultura di un calcio solidale. Lo ha fatto con l'aiuto dell'amico Andrea, che ha preparato (FOTO SOPRA) decine e decine di borsoni di materiale sportivo della Futura Monteroni, raccolto con l'aiuto delle famiglie di calciatori ed ex calciatori che hanno donato il loro completo, le loro felpe o le loro scarpe da calcio.

Il carico partirà presto per l'Africa, per vestire i calciatori della Futura Madagascar: chissà che tra loro un giorno non cresca qualche talento da portare nel nostro Salento...

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