LECCE, BASTA IL MINIMO SFORZO. Il Pordenone è poca cosa. La decide GARGIULO. La cronaca
Giallorossi vittoriosi a Lignano Sabbiadoro con una sola rete nel 1° tempo. Nel finale qualche apprensione
LIGNANO SABBIADORO - Il Lecce riparte con il piede giusto. Una rete di Gargiulo a metà del 1° tempo regala tre punti alla formazione di Baroni nella insidiosa (oltre ogni previsione…) trasferta di Pordenone. Il 2022 inizia bene per i giallorossi che questa volta dopo una sosta non pagano dazio e portano a casa la vittoria e poco altro.
Ecco lo spagnolo davanti - Come lasciato intuire alla vigilia c'è un'altra occasione dall'inizio per Olivieri e Rodriguez Delgado, con Coda e Di Mariano recuperati che si accomodano in panchina. Sulla destra c'è Calabresi, premiato dopo la prestazione di La Spezia in Coppa Italia. In avvio Pordenone timidamente in avanti, ma Lecce che ci mette davvero pochi minuti a prendersi il campo. Al 13' sfiora il palo Majer con un sinistro che “gira” ma non abbastanza da infilarsi in porta. Pochi minuti dopo palo di Olivieri con il destro nel cuore dell'area dopo un batti e ribatti su cui si avventa bene l'ex Juventus e Empoli.
La decide lui - Il vantaggio sembra nell'aria e arriva puntuale al 24': Strefezza pennella un assist perfetto con l'esterno, addirittura, e di esterno in diagonale Gargiulo trova l'inserimento, il tempo e il tocco giusto. Lecce davanti, Pordenone che si incattivisce con alcuni falli e gialli che piovono sul “Teghil” di Lignano Sabbiadoro. Al 39' Olivieri regala l'illusione del raddoppio ma è in fuorigioco, confermato anche dalla Sala VAR. E proprio in chiusura di tempo Gargiulo si inventa una rovesciata alla Ibrahimovic che finisce di pochissimo a lato sugli sviluppi di un calcio d'angolo conquistato da Calabresi.
Controllo e qualche paura - In avvio di ripresa Tedino ridisegna tutto con tre cambi: dentro Lovisa, Gavazzi e Perri, tutti molto meglio di Pinato, Pellegrini e Dalle Mura. I neroverdi spingono (anche se è una parola grossa…), dalle parti di Gabriel non arrivano tiri concreti ma c'è tanta buona volontà in una condizione di classifica difficilissima. Anche Baroni “rinfresca” la formazione, con Coda e Di Mariano per Olivieri e il latitante Rodriguez Delgado, non pervenuto. Dentro anche Faragò al debutto ufficiale in giallorosso (per Majer) e proprio l'ex Cagliari da ottima posizione in piena area centra l'unico difensore del Pordenone rimasto tra lui e la soddisfazione del gol all'esordio che non arriva. Pure Di Mariano “divora” davanti al portiere, Coda con un sinistro a lato prova a riprendere confidenza con la porta avversaria dopo il lungo infortunio muscolare, ma nulla di più. I tre punti vanno in “ghiaccio” a metà tempo, quando l'arbitro a furia di ammonire quasi tutti ne becca uno già ammonito, Pasa. Con un uomo in meno il Pordenone crea qualche angolo, senza sortite reali: l'ultimo “brivido” è un colpo di testa di Bassoli su calcio d'angolo appunto, in pieno recupero, fuori di poco a Gabriel battuto. Sarebbe stata comunque una beffa per un Lecce che il suo compitino l'ha portato a casa.
TABELLINO
PORDENONE - LECCE 0-1
Marcatore: Gargiulo al 24' p.t.
Pordenone (4-3-1-): Perisan; El Kaouakibi, Barison, Bassoli, Dalle Mura (dal 1' s.t. Perri), Zammarini (dal 27' s.t. Magnino), Pasa, Pinato (dal 1' s.t. Lovisa); Cambiaghi; Butic (dal 34' s.t. Secli), Pellegrini (dal 1' s.t. Gavazzi). (Bindi, Sabbione, Stefani, Mensah, Maset, Sylla, Iacoponi). Allenatore Tedino.
Lecce (4-3-3): Gabriel; Calabresi, Dermaku, Lucioni, Barreca; Majer (dal 18' s.t. Faragò), Hjulmand (dal 41' s.t. Blin), Gargiulo (dal 37' s.t. Helgason); Strefezza, Olivieri (dal 18' s.t. Coda), Rodriguez Delgado (dal 18' s.t. Di Mariano). (Borbei, Samooja, Gendrey, Bjorkengren, Gallo, Hasic). Allenatore Baroni.
Arbitro: Colombo di Como (D'Ascanio-Di Monte, IV Ufficiale Longo F., VAR Paterna, AVAR Rossi C.).
Note: espulso Pasa per doppia ammonizione al 22' s.t., ammoniti Dermaku, Barison, Hjulmand, Pinato, Butic, Strefezza e Di Mariano, angoli 4-4, recupero 1' p.t., 5' s.t.
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