DAI, PRESIDENTE, ALL'ATTACCO! Sticchi Damiani: "4 denunce per chi ha infangato il mio nome e quello del Lecce"
Le parole del Presidente del Lecce dopo la "fake news" della settimana scorsa sullo scandalo "Scommessopoli"
LECCE - Il Lecce e il suo Presidente difendono il loro onore.
Il massimo dirigente del sodalizio giallorosso ha infatti querelato 4 testate giornalistiche che si sono avventurate nel segnalare il suo nome nella vicenda “Scommessopoli”. Ecco le parole del numero uno della società.
Sticchi Damiani, lo sfogo - “Alcuni siti e blog, non di questo territorio, si sono avventurati ma la parola giusta sarebbe azzardati a proporre le iniziali del mio nome e in altri addirittura il mio nome e cognome solo nel tentativo di scoprire chi fosse il presunto Presidente del Sud Italia coinvolto nello scandalo ‘Scommessopoli’. Lo hanno fatto senza nessun elemento di prova, per cui ho provveduto a denunciare 4 editori le cui testate si sono avventurate in questo esercizio. Probabilmente non sono a conoscenza che si tratta di questioni serie e non si può associare il nome di una persona a un evento così pesante e squallido. Ho trasferito le stesse denunce al Procuratore Federale della FIGC Chiné per metterlo a conoscenza. Qui siamo in presenza di siti che scimmiottano la vera informazione, che è lontana anni luce da quella che dovrebbero fare i giornalisti. Nella mia vita non ho comprato neppure un ‘Gratta e Vinci’ e non so come si gioca a queste cose e per ruolo rappresento una società gloriosa e un territorio, un popolo, e non potrei neppure farmi sfiorare dall'idea di imparare a giocare su qualcosa, posto che appunto neanche so come si fa”.
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