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RAFFAELE NON CE L'HA FATTA: la NORD leccese per l'ultras della Pro Patria morto in trasferta a Novara

Ripercorriamo i fatti e la tragica fine del giovane ultras lombardo, partendo dal ricordo della Curva Nord del Lecce

LECCE - La foto ci arriva dall'ultimo Lecce-Bologna: la Curva Nord ha voluto dedicare un momento, prima di raccoglimento e poi all'insegna dei cori legati al mondo ultras, per il giovane ultras della Pro Patria (Serie C girone A) caduto lo scorso 25 gennaio nel fossato dello stadio “Piola” di Novara al termine di Novara-Pro Patria e morto dopo 9 giorni in cui ha cercato inutilmente di restare aggrappato alla vita.

Raffaele Carlomagno, 42enne di Lonate Pozzolo, piccolo paese del varesino, era un ultras della sua squadra del cuore, la Pro Patria, e come sempre era al seguito della squadra anche in quella sconfitta finale 1-0 sul terreno del Novara, al termine di una battaglia nel fango e nella pioggia.

Al fischio finale lo spicchio di tifoseria della Pro Patria ha chiesto alla squadra di tirare fuori gli attributi e salvare la stagione e la categoria, con la povera vittima di questo incidente che si è sporta sul parapetto del settore Ospiti bagnato dalla pioggia. Un secondo, un attimo fatale per il 42enne che è volato giù nel fossato battendo la testa.

Trasportato immediatamente in ospedale a Novara l'ultras bustocco ha lottato per la vita per 9 giorni, arrendendosi nei giorni immediatamente precedenti a Lecce-Bologna. Da qui al ricordo degli Ultrà Lecce.

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