Giacomo Salamina, classe 1993 capitano da questa stagione della Pallacanestro Lecce, i veri giallorossi della palla a spicchi, che partecipano all'importante campionato di Serie D. Il giovane capitano è uno degli uomini che di più sente la canotta giallorossa essendo praticamente nato e cresciuto con questi colori addosso.

Debutto da capitano - "E’ un investitura importante e ricca di responsabilità, nonostante la mia giovane età sento il dovere di onorare al meglio questo riconoscimento che l’allenatore mi ha concesso. Essere capitano per me significa quindi arrivare per primo in palestra e andare via per ultimo aiutando il coach a sistemare palloni ed attrezzature,  ma vuol dire anche dare il massimo in ogni allenamento. Quanto poi viene lanciata la palla a due si accende la luce e bisogna mettersi tutto alle spalle e cercare di lavorare al meglio per la squadra. Non sempre ci riusciamo, ma quel che più conta è l’impegno che io insieme ai miei compagni ci mettiamo ogni giorno per la causa del Lecce".

Obiettivi - "Innanzitutto noi giochiamo per divertirci e far divertire gli spettatori che nel corso delle partite interne ci spingono attraverso il loro calore. Anche grazie a loro riceviamo le motivazioni giuste per affrontare al meglio l’incontro, siamo fortunati a non avere grandi pressioni dalla città o dalla società, questo ci permette di vivere con serenità la settimana e soprattutto la partita. Quel che conta è crescere come uomini prima e poi come giocatori, è chiaro però che l’appetito vien mangiando e se a marzo dovessimo trovarci in zona paly-off faremo del nostro meglio per raggiungere un obiettivo non immaginato alla vigilia ma sognato e desiderato da dirigenti e giocatori tutti".

Aspettative – “Spero nel corso di questa stagione di raggiungere la maturità cestistica, ho dalla mia parte l’aspetto anagrafico, sono ancora giovane ed ho tempo per crescere ma in me c’è la giusta fretta spinta dalla voglia di fare bene nel mondo che più mi appassiona".

Tutti al palazzetto – “Prima di tutto il basket a Lecce è uno sport che merita di crescere, sarebbe bello che ci fosse una rappresentanza forte di tifosi, spero che in molti presto si appassionino anche alla canotta giallorossa, sarebbe un sogno avere un gruppo organizzato di tifosi, come quelli della Nord, nel calcio si dice il 12° in campo, per noi sarebbe il 6° ma il risultato non cambia, poi al palazzetto ogni canestro e ogni azione sia offensiva che difensiva è sempre un emozione, se giallorossa poi è ancora più bella”.

Calcio & Basket - "Ovviamente tiro l’acqua al mio mulino, credo che il basket non sia uno sport per tutti ma soprattutto per persone in grado di far prevalere la ragione all’istinto nei momenti topici dell’incontro, la palla a spicchi non è solo corsa e salti, come molti pensano,  ma molto spesso sono movimenti che più e più volte si provano in allenamento dove c’è poco spazio per l’improvvisazione. Veniteci a vedere e sono sicuro che non riuscirete più a farne a meno”.