LECCE - Petardi, fumogeni, bottigliette di plastica nel recinto di gioco e pure sul terreno di gioco, fatto più grave a livello sanzionatorio.

Il Lecce raccoglie un'altra multa, l'ennesima della stagione, qusta volta per 8mila Euro. Il totale stagionale sale a quota 58mila Euro di ammende, il 1° posto in tutti i campionati professionistici dalla A alla C.

L'ultima multa l'ha stabilita il Giudice Sportivo che non ha nessun potere sanzionatorio invece sulle dichiarazioni del dopo-partita di Sticchi Damiani e Giampaolo che l'AIA sta continuando a valutare se lesive o meno del prestigio della classe arbitrale, attivando il canale della Procura Federale.

Per conoscere una risposta in questo senso occorrerà attendere la prima convocazione utile del Comitato Nazionale dell'AIA, l'organo di governo dell'Associazione Italiana Arbitri.

AIA che domani renderà note le designazioni per il fine settimana di Serie A, dalle quali buonsenso imporrebbe che restino fuori l'arbitro di Lecce-Udinese Bonacina della Sezione AIA di Bergamo, il capo della Sala VAR l'Internazionale Guida di Torre Annunziata, l'AVAR Serra di Torino e, non esente da colpe nel concetto di “squadra” arbitrale, l'altro “top class” dell'organico di A e B Doveri della Sezione AIA di Roma 1, sotto i cui occhi Payero avrebbe dovuto collezionare il 2° giallo che avrebbe potuto cambiare l'ultima parte di Lecce-Udinese con i friulani in eventuale inferiorità numerica.

Un impiego ravvicinato, senza lo stop per tutti per qualche turno, avrebbe il sapore della beffa per il Lecce che in questi giorni è andato chiedendo “giustizia” in tutte le sedi mediatiche, raggranellando consensi e pacche sulle spalle.

Vedremo se le rimostranze legittime della società giallorossa avranno effetti anche nel concreto, incidendo qualcosa nelle sedi opportune.