LECCE - 15 vittorie in casa, come la Juventus che ha dominato il campionato di Serie A. O come il Novara, promosso direttamente in B dal girone A di Lega Pro.

Paradossale - Solo 2 squadre, nel panorama del calcio professionistico italiano, possono vantare il ruolino di marcia tenuto dal Lecce nelle gare interne. Il bilancio al "Via del Mare" è entusiasmante, ma questo aspetto non fa altro che alimentare i rimpianti per una stagione buttata via soprattutto in trasferta. Per qualche eccesso di leggerezza, soprattutto contro avversari davvero mediocri.

Rullo Barcellona - Anche confrontando il cammino del Lecce con quello delle squadre impegnate nelle prime 3 serie dei 5 maggiori campionati europei (Inghilterra, Germania, Spagna, Francia e appunto Italia), il dato delle 15 vittorie casalinghe (con 2 pari e 2 sconfitte, per 47 punti complessivi) appare ancora più siginificativo. Solo il Barcellona, nella Liga Spagnola, ha ottenuto 16 vittorie al "Camp Nou". In realtà ci sarebbero anche Bristol City e Milton Keynes nella League One (3° livello del calcio inglese), dove però si gioca un campionato lunghissimo con 24 squadre e dunque 16 vittorie sono frutto di 23 partite casalinghe (4 in più rispetto al Lecce, che al "Via del Mare" ne ha giocate 19).

Club ristretto - Per il resto, nei 5 maggiori campionati europei 15 vittorie in casa le hanno ottenute solo altre 5 squadre: Real Madrid e Valencia nella Liga spagnola, Ferrol nella Segunda B (3° Serie Spagna). Middlesbrough ed Ipswich nella Championship (Serie B inglese, anche in questo caso con 23 gare in casa disputate). Nel peggiore dei casi i 15 successi casalinghi sono stati sufficienti a conquistare un posto in Champions League (il Valencia). Ma spesso, un ruolino di marcia casalingo del genere ha garantito successi di prestigio, come lo scudetto della Juventus, la promozione diretta in B del Novara, la Liga (quasi) vinta dal Barcellona. E invece al Lecce non è servito nemmeno a conquistare l'ultima piazza utile per i play off.