ULTIM'ORA: ARADEO NEL DRAMMA, il suo Sindaco gentiluomo si è arreso al coronavirus
Dopo 20 giorni intubato al DEA il Primo Cittadino è morto nel pomeriggio
LECCE - Aveva contratto il coronavirus stando tra la sua gente, aiutando chi era rimasto da solo, vivendo questa terribile pandemia in mezzo agli anziani senza parenti, isolati, a volte senza medicine a causa dei “lockdown”. Casa per casa, come i sindaci veri, aiutando il prossimo. Così era diventato positivo al virus e aveva commosso tutti.
Dopo 20 giorni intubato al DEA di Lecce il Sindaco di Aradeo Luigi Arcuti è morto nel pomeriggio di oggi. Fatale il coronavirus e l'insorgere di una polmonite devastante che non ha lasciato scampo al Primo Cittadino.
Arcuti aveva fatto stare in pena una intera comunità per aver contratto il virus per “colpa” della sua passione civile e amministrativa che l'aveva spinto a restare sempre al servizio del Comune anche in piena pandemia, prendendosi tutti i rischi del caso.
57 anni, prima che amministratore e Sindaco anche Presidente del celebre “Carnevale Aradeino”, Arcuti è morto proprio di “Giovedì Grasso”, giornata in cui ha fatto divertire tante generazioni con il suo lavoro.
Dirigente ASL e Responsabile dell'Area Tecnica dell'ospedale di Galatina Arcuti lascia la moglie e due figli di 25 e 20 anni.
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