IL TEMA. La risposta agli scettici: con quale coraggio si parla di mancato rafforzamento? ANALIZZIAMO I NUMERI
Ecco numeri e nomi alla mano cosa ha fatto il Lecce sino ad oggi sul mercato: come si fa a parlare di mancato rafforzamento?
LORICA - "L'obiettivo è partire per il ritiro di Lorica con la squadra pronta al 90%".
Parole del DS Mauro Meluso e del Presidente Saverio Sticchi Damiani al primo atto ufficiale della stagione del Lecce, oramai un mese fa (FOTO SOPRA E SOTTO DAL NOSTRO RITIRO A LORICA).
Un'affermazione che sembrava una scommessa azzardata, visto che appena qualche ora prima il Lecce aveva fissato solo il primo tassello, quello della panchina affidata a Rizzo.
Invece i tempi anche quest'anno sono stati rispettati, e se non si fosse messo di mezzo il dietrofront di Gucher il Lecce sarebbe già nella fase dello sfoltimento della rosa, senza pensare a completare il quadro dei titolari con il centrocampista centrale ancora cercato sulla piazza.
Sono arrivati Caturano a titolo definitivo dal Bari, poi Perucchini in prestito dal Bologna, Turchetta dalla Maceratese, Marino dal Modena, Di Matteo dal Latina fallito e dunque dagli svincolati (FOTO SOTTO DI MATTEO IN RITIRO), i giovani Megelaitis, Vicino, oggi è il giorno di Riccardi, la ciliegina sulla torta Di Piazza, sono rimasti tutti i componenti dell'ossatura-base dello scorso campionato.
Della "sfera" dei titolari o quasi è partito solo Giosa, per fine prestito, come Fiordilino: due situazioni obbligate. Impossibile, dunque, dire che non ci sia stato un rafforzamento, al netto di operazioni minori che neanche citiamo tutte e che non hanno spostato niente, anzi hanno portato solo importanti risparmi in termini contabili, di bilancio (Benassi, i prestiti dei giovani, Vinetot pronto a fare le valigie, come Agostinone e gli altri).
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