Week-end leccese per l'Emiro: "scendere sul prezzo"
ESCLUSIVA SOLOLECCE.IT
LECCE - Abbassare le pretese, "scendere sul prezzo".
È la condizione per cui possa concludersi in fretta, subito, la trattativa per l’acquisto del Lecce per gli emissari italiani del 39enne Emiro del Bahrein Abdullah Bin Hamad Al Khalifa, rimasto in stand-by dopo la “sparata” in arrivo a inizio marzo da casa-Lecce: “servono cifre vicine ai 10 milioni di Euro”, riferiscono i curatori della trattativa.
Un interessamento che dunque c’è, esiste, ma (va detto) non si è concretizzato attualmente nel versamento dei 500mila Euro a garanzia richiesti dai Tesoro. Assolutamente non per questioni di liquidità, ma per passaggi burocratici: il gruppo imprenditoriale che fa riferimento al magnate arabo non ha infatti avuto ancora in rassegna bilanci, eventuali esposizioni con fornitori, monte-ingaggi e stato patrimoniale del Lecce (immobili di proprietà o in affitto, contratti con i centri sportivi d’allenamento, eccetera). Sulla richiesta pesa la presunzione dei Tesoro (legittima, per certi versi, per altri eccessiva) che il giudizio civile a cui il Lecce intende trascinare i protagonisti di "Scommessopoli" porti nelle casse societarie altri 10 milioni imprevisti attualmente in bilancio, a titolo di risarcimento per i danni avuti dal Lecce negli anni per le sentenze sull'illecito sportivo. 10 milioni di risarcimento "virtuali", del tutto ipotetici, ma che se incassati cambierebbero e di molto lo stato patrimoniale del Lecce. Da qui alla fase di stallo.
L’Emiro ha trascorso a Lecce il lungo week-end del 25 aprile, tra il quartier generale a pochi passi dal Duomo (una dimora storica ristrutturata per 1 milione di Euro) e i ristoranti di Otranto, dove si è fatto notare per il lunghissimo stuolo di personale al seguito, guardie del corpo e macchine blindate.
Ha trasferito informazioni importantissime ai suoi emissari salentini: l’offerta dei Tesoro è "rispettabile, nel senso che a loro va massima stima e considerazione per il lavoro fatto per tenere vivo il calcio a Lecce". Rispettabile sì, ma considerata "fuori mercato, fuori da ogni rapporto con la categoria e il valore sportivo del marchio Lecce, deprezzato anche a causa del fango dell’ancora recente illecito sportivo".
Al Khalifa è il 1° in linea di successione come erede al trono del Regno del Bahrein, dove il padre è Re e anche proprietario del circuito del Gran Premio di Formula 1 oltre che delle principali industrie estrattive e turistiche di tutto il regno e della compagnia aerea che vola da e per il Bahrein.
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