ROSSETTINI, fine dell'incubo: "ho avuto paura. Vi racconto la mia storia"
Le parole del difensore del Lecce dopo il problema di salute in via di risoluzione che l'ha visto dieci giorni tra due ospedali
LECCE - Incubo finito per Luca Rossettini.
Il difensore è rientrato finalmente a Lecce da Padova, dove è stato ricoverato per l'infezione virale accusat dopo la trasferta di Torino con la Juventus. L'esperto ex Cagliari e Genoa ha raccontato i suoi momenti difficili in questa intervista.
Miglioramenti - "Sto meglio, i sintomi sono in fase di scomparsa. Sono a Lecce per seguire un programma di recupero, cercando di rimettermi il prima possibile a disposizione dell'allenatore".
Paura - "Rientrati a Lecce da Torino in piena notte sono andato a letto, ma dopo un paio d'ore ho accusato dei brividi di freddo, la febbre cresceva, un forte mal di testa. La mattina dopo, molto preoccupato dalla situazione sanitaria che stiamo vivendo, ho chiamato il dottore temendo il coronavirus. Ho iniziato una terapia farmacologica, fatto tamponi e test del sangue tutti negativi, ma questi sintomi sono continuati per quattro giorni e nonostante i farmaci. Non riuscendo a gestire questa situazione in casa mi ha visitato il dottor Tundo dell'ospedale di Galatina che ha deciso di ricoverarmi per tenermi sotto osservazione e fare degli esami. Sono rimasto lì sei giorni, poi a Padova altri quattro per altri esami, tutti negativi. Gli ultimi esami del sangue hanno evidenziato però la possibilità di una infezione virale portata da una zanzara. Stiamo facendo altri test, intanto i sintomi sono scomparsi, il peggio è passato".
Affetto - "Mi ha fatto piacere leggere i tanti messaggi dei tifosi, in questi momenti si dà un valore giusto alle cose. Un ragazzo 28enne costretto a entrare e uscire dagli ospedali per problemi di salute mi ricordava nelle sue preghiere, è una cosa che mi ha commosso. Anche altri amici mi hanno fatto sentire la loro vicinanza, mi ha aiutato tanto".
Cambiamenti - "Questa esperienza mi ha cambiato, anche nel modo di guardare i miei figli, mia moglie, le cose più importanti che abbiamo nei momenti difficili".
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