
Costruita per vincere, è diventata un albergo a ore, gente che va, gente che viene. La "PRIMAVERA" fa un'altra figuraccia
La modestia del massimo campionato giovanile consentirà ai giallorossi di salvarsi, alla fine di una stagione agonia
SAN PIETRO IN LAMA - Quando è fallimento, è fallimento totale.
Non sono bastati al DS Corvino una trentina di giovani calciatori pescati ovunque, alcuni con “pedigree” importanti e in grado di riportare sulla carta stabilmente il Lecce nelle zone alte del campionato a contendere i play off Scudetto.
La “Primavera” di Scurto incassa un pesante 0-2 con il Genoa al “DEGHI Stadium” senza mai raccapezzarsi in 90 minuti modesti, scadenti, mediocri come i giallorossi mandati in campo.
La soglia dalla zona salvezza resta alta, in un campionato che va pianissimo, si assottiglia a 11 punti comunque rassicuranti a 7 giornate dalla fine, almeno a difendere la categoria.
In questa gara Scurto ha mandato in campo questi ragazzi (non in ordine di schieramento tattico ma di consegna della formazione): Rafaila, Esposito, Addo, Pehlivanov, Gorter, Winkelmann, Kovac (dal 24' s.t. Agrimi), Yilmaz (dal 1' s.t. Mboko), Delle Monache, Ubani (dal 24' s.t. Minerva), Knutsen (dal 1' s.t. Bertolucci).
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