"LABORATORIO" LECCE: il cambio di modulo nel dettaglio. Su SoloLecce.it tutte le ipotesi valutate da Liverani
Più copertura alla difesa, un ruolo centrale ai due laterali in grado di dare equilibrio alla squadra: Liverani ha pronta la svolta tattica
LECCE - Lavori in corso in casa Lecce per testare il nuovo modulo che potrebbe debuttare già lunedì alle 19.30 con il Milan di Pioli.
Oltre al collaudato 4-3-1-2 oramai di "marca" Liverani, il tecnico romano nell'ultima parte di setagione potrebbe utilizzare il 3-5-2, o meglio un 3-4-1-2 che non snaturi la vocazione all'utilizzo del trequartista dello stesso Liverani (Saponara, nelle intenzioni).
La linea a tre dietro potrà garantire così una maggiore solidità difensiva: tre centrali votati a proteggere una porta battuta 56 volte sin qui (nessuno ha fatto peggio in A). Con Lucioni e Rossettini si giocano una maglia Paz, in forte ascesa per struttura fisica e caratteristiche sul lato mancino, e Meccariello che è comunque un soldato fidato di Liverani e dunque offre ampie garanzie. Solo in situazioni d'emergenza alternative praticabili restano anche Rispoli e Dell'Orco (però infortunato).
Ampio ventaglio di soluzioni in mezzo: Donati e Calderoni sono gli elementi ideali a ricoprire il ruolo sugli esterni (Donati in questo turno di campionato è squalificato, per cui abbiamo inserito al suo posto in grafica il tuttofare Rispoli).
In condizioni ideali e senza squalifiche o infortuni proprio Donati e Calderoni ci sembrano i punti di forza di questo modulo.
Tutto si può dire dei due elementi di fascia del Lecce, tranne che conoscano la fatica: il loro dispendio energetico è sempre elevatissimo nei novanta minuti, sono gli unici nelle condizioni di mettere in campo dieci polmoni a testa (assieme a Petriccione, probabilmente).
A sinistra può essere adattato anche Barak, in condizioni estreme, poi c'è il giovane Vera Ramirez, mentre nel mezzo Petriccione, ovviamente lo stesso Barak, Mancosu riportato alla sua posizione naturale e preferita, Deiola (ma sarà a lungo fuori per infortunio), con Majer, Shakhov e Tachtsidis rappresentano un grande assortimento di interpreti.
Sì, questa svolta tattica può funzionare.
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