Una stangata esemplare. 16 ANNI DI CARCERE al patrigno che stuprava la figlia della compagna
Ecco come è finita una drammatica storia di violenza tra le mura di casa
LECCE - Violenza sessuale continuata e aggravata dalla minore età della vittima, resa ancora più grave dal legame di parentela.
Con questa vergognosa accusa e con questo capo d'imputazione un uomo di un paese del Sud Salento è stato condannato a 16 anni di carcere, una pena esemplare per queste fattispecie, per aver costretto la figliastra per anni a rapporti sessuali anche completi, sin dalla più tenera età (attorno ai 9, 10 anni).
E' il verdetto dei giudici del Tribunale di Lecce in composizione collegiale (Presidente del Collegio Annalisa De Benedictis) che hanno completamente accolto le tesi sostenute in giudizio dalla PM Erika Masetti, che ha avuto il compito di ricostruire i tremendi anni di stupri e sesso completo tra questa bambina e il nuovo compagno della madre, venuta fuori da un precedente matrimonio naufragato.
Dai delicatissimi riscontri che sono stati fatti anche sulla bambina è emerso un quadro desolante: la piccola si era così tanto abbandonata alle voglie malsane del patrigno che finiva per tenere il segreto sugli abusi in virtù delle minacce che il genitore le faceva.
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