VIADANA - Le foto di Filippo Turetta sui social (l'assassino di Giulia Cecchettin), una passione smodata per la violenza, per la “MMA” (arti marziali miste), le ricerche on line sul suo computer su come si uccide una persona e ora la confessione: “volevo scoprire cosa si prova ad ammazzare, come avrebbe sofferto lei e cosa avrei provato io”.

Resta in carcere, questo 17enne boia di una donna di 41 anni, adescata on line, conosciuta dal vivo e uccisa con la testa fracassata a Viadana, in provincia di Mantova.

Cella di massima sicurezza per il giovane, sorvegliato a vista e accusato dell'omicidio volontario, premeditato e dell'occultamento del cadavere di Maria Campai, una 42enne del suo stesso paesino.

I 2 si sarebbero conosciuti sui social e la donna si sarebbe convinta ad incontrare il ragazzo che dopo l'incontro sessuale l'avrebbe uccisa con una violenza inaudita: la donna sarebbe morta con la testa fracassata dopo numerosi colpi o sul pavimento o sul muro o su altre superfici.