Arbitri aggrediti: scattano 4 DASPO
Violenze a Cavallino e Trepuzzi: l'operazione
LECCE – 4 provvedimenti di Daspo sono stati notificati questa mattina nel Salento, in merito a distinte aggressioni ai danni di giovani arbitri, avvenute nel mese di ottobre sui campi dilettantistici della provincia di Lecce.
"Lo avrei ammazzato" - Il primo episodio riguarda il pestaggio del giovane arbitro leccese Luigi Rosato nel corso della sfida del campionato di 2° Categoria tra Atletico Cavallino e Cutrofiano del 26 ottobre scorso. Fatto che destò particolare scalpore nell’opinione pubblica, soprattutto per le gravissime dichiarazioni dell’allora presidente della formazione locale, Rosario Fina, riprese in un filmato amatoriale. “Lo avrei ammazzato”, aveva detto il massimo dirigente del Cavallino. In quella occasione Rosato fu trasportato al "Vito Fazzi", dove fu poi dimesso con una prognosi di 21 giorni. Il video-choc venne proposto in esclusiva da sololecce.it (VISUALIZZALO QUI).
5 anni - Fina deve rispondere di istigazione alla violenza ed è stato raggiunto da un DASPO di 5 anni, 3 dei quali con obbligo di firma. Stesso provvedimento per Massimiliano Lodeserto, 23 anni, leccese, calciatore in forza al Cavallino, e per Ivan Franco, 29 anni, sostenitore della squadra locale, ritenuti responsabili materiali dell’aggressione.
Calci e pugni a Trepuzzi - Qualche giorno prima di Cavallino - Cutrofiano altra violenza, match del campionato di 1° Categoria tra Trepuzzi e Campi Salentina del 14 ottobre scorso. In quella circostanza, il Presidente della formazione locale Vincenzo Elia colpì l’arbitro, Giammarco Miccoli di Bari, con una testata a un braccio (1 giorno di prognosi). Per Elia DASPO di 3 anni, con obbligo di firma. mentre per altri 4 responsabili di altre violenze collegate a quella gara è in corso un'altra inchiesta di natura penale.
Le indagini - I particolari sono stati illustrati questa mattina, nel corso di una conferenza stampa congiunta tenuta in Questura da Polizia e Carabinieri.
Ora al vaglio degli inquirenti ci sarebbero altri episodi di violenza avvenuti sui campi della provincia, in particolare a Tricase, Maglie, Nardò e Gallipoli.
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