LO STUPRATORE DI BAMBINI VA A CASA. "Sta male, non può stare in carcere": ecco la decisione del Tribunale di Lecce
Fa discutere la decisione dell'autorità giudiziaria che ha concesso i domicliari a un violentatore seriale
TAVIANO - Per la legge è di fatto uno stupratore seriale, ha adescato e abusato almeno 5 ragazzini di neppure 14 anni. Per la stessa legge, però, può tornare a casa, il carcere secondo il GIP del Tribunale di Lecce non è compatibile con le sue condizioni di salute, la pena può continuare ai domiciliari.
E' la decisione favorevole a un 70enne di Taviano che a marzo era stato condannato a dieci anni di carcere per aver approfittato sessualmente di cinque ragazzini del paese.
Sulla scorta di una perizia effettuata dal medico legale Roberto Vaglio, presentata dal collegio difensivo dello stupratore, il GIP ha concesso al 70enne di farsi curare adeguatamente in una Residenza Sanitaria per anziani, dove sarà ai domiciliari.
L'uomo è stato coinvolto in passato anche nell'inchiesta per la scomparsa di Mauro Romano, il bambino di 6 anni di Racale di cui si sono perse le tracce da ben 44 anni.
All'epoca dei fatti lo stupratore contattò i genitori del bambino per farsi dare 30 milioni delle vecchie lire in cambio di informazioni su dove si trovasse il piccolo, ma venne identificato, denunciato e condannato a 4 anni e mezzo di reclusione.
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