LECCE - Il retroscena fa venire l'amaro in bocca, davvero. Per quel che poteva essere e che ancora non è stato, per una plusvalenza maxi che avrebbe dato una “botta” di energia al mercato del Lecce. Non è ancora tutto perduto, ma siamo a scenario complesso e rapporti incrinati tra qualche “attore” di questa vicenda che ha del surreale.

Assan Ceesay e gli arabi dell'Al Fayha non sono mai stati così vicini, sono impantanati a una distanza l'uno dall'altro di 100mila Euro di ingaggio tra la richiesta di Ceesay e l'offerta degli arabi che di rilancio in rilancio ha superato i 2 milioni di Euro netti a stagione l'anno per un contratto pluriennale.

A frenare tutto la presenza in questo affare di una serie di intermediari, faccendieri, azzeccagarbugli, ognuno desideroso del suo “cachet”. Personaggi sempre orbitati nel calcio minore e che per la prima volta sono vicinissimi a commissioni record che ti aggiustano la vita professionale e non solo.

Un tira e molla da mercato del pesce che ha innervosito l'Al Fayha, ferma sulle sue posizioni, pur dorate e di assoluto privilegio per Ceesay e company. Ma non abbastanza dorate per far “mangiare” tutti.