LECCE, LA PIETRA MILIARE SUL CAMPIONATO: 1-0 sofferto alla SPAL, sono i 3 punti più importanti di tutti. La cronaca
Giallorossi momentaneamente al comando della B in attesa dell'impegno della Cremonese nel pomeriggio
LECCE - Tre punti pesantissimi, che valgono mezzo campionato.
Il Lecce scollina il suo Gran Premio della Montagna e si mette alle spalle la tappa più dura del suo “Giro” verso la Serie A. Aspettando la Cremonese, che non ha affatto un avversario comodo da affrontare, il Frosinone che in casa ha tutto un altro passo, i giallorossi sono nuovamente al comando del campionato cadetto. Al “Via del Mare” davanti a 11mila cuori giallorossi con la SPAL di Mancosu finisce 1-0, decide Helgason, l'islandese freddo e timido, questa volta di “ghiaccio” nell'infilare in porta il suo 1° gol italiano.
Scelte - Baroni si affida in pieno alle intuizioni che abbiamo cercato di ricostruire nelle nostre cronache settimanali. Torna Tuia al centro della difesa, non si schiodano i positivi Calabresi, Gallo e Blin. SPAL in emergenza piena, con Vido davanti, molto morbido per un granatiere come Lucioni che alla fine lo farà a fettine.
Avvio complicato - Il 1° tempo pende in apertura più sul piatto della bilancia degli ospiti. Vicari di testa manca il vantaggio tutto solo in area alzando clamorosamente, Vido non arriva su un assist “cioccolatino” messo in area piccola da Mancosu, mentre il Lecce prova a stanare l'avversario con un paio di cross troppo forti da destra a sinistra per cercare Di Mariano (tra i migliori).
Gioia strozzata e emozioni - Al 16' il “Via del Mare” esplode, ma è fuorigioco: sugli sviluppi di un angolo Coda si trova oltre l'ultimo difendente, in acrobazia infila Alfonso ma è tutto fermo. Il Lecce continua a soffrire i colpi di testa dei “lunghi” della SPAL, con Zanellato che “regala” un pallone a Gabriel colpendo di testa in area piccola. Poi è “scossone” Lecce, con Di Mariano, Coda e Hjulmand che falliscono il bersaglio in un'unica occasione, convulsa, nel cuore dell'area della SPAL.
Di Mariano, che sfortuna! - A questo punto comanda il Lecce: Di Mariano si ritrova solo davanti al portiere ma con un siluro colpisce in pieno Alfonso in uscita, che salva ancora tutto. Poi con un destro di Strefezza in piena area deviato in angolo finisce un 1° tempo con il Lecce in risalita anche dal punto di vista del gioco, ma con la SPAL che offre la costante impressione di essere pericolosa.
Coda, porta stregata - Si riparte con Bjorkengren per l'opaco Gargiulo e soprattutto Alfonso che nega il gol a Coda, lanciatissimo da Hjulmand in situazione di uno contro uno. “Vola” il portiere della SPAL che toglie al bomber del Lecce la gioia del 21° centro stagionale. La partita vive di emozioni contrastanti: Zanellato sfiora l'autorete con Alfonso che di ginocchio salva sul primo palo, poi il Lecce ringrazia qualche centimetro con Gabriel immobile su una conclusione di Colombo che non finisce all'angolino in porta come detto per questione di centimetri.
La gioia islandese - Calabresi ha il tempo per un pallonetto alla Del Piero dal limite dell'area, alto, prima che la sinfonia Lecce scelga finalmente i tempi e i modi per accelerare. Di Mariano per Coda, profondità veloce, assist per Helgason solo davanti al portiere e tocco preciso in diagonale per l'islandese che manda in orbita il “Via del Mare”.
Controllo e felicità - La reazione della SPAL è tutta sugli sviluppi di un paio di calci piazzati, con Finotto, neoentrato, che a pochi minuti dal fischio finale mette paura al “Via del Mare” con un colpo di testa ancora tra le braccia di Gabriel. Nel recupero una punizione sprecata da Esposito, prima qualche iniziativa del Lecce con Strefezza che si accentra e trova un sinistro alto e poi con Di Mariano che tutto solo davanti al portiere spreca malamente il pallone del raddoppio. Va bene così, perchè dopo 4 minuti di recupero si può gioire per un 1-0 sofferto e fondamentale sul cammino promozione.
TABELLINO
LECCE - SPAL 1-0
Marcatore: Helgason al 21' s.t.
Lecce (4-3-3): Gabriel; Calabresi (dal 41' s.t. Gendrey), Tuia (dal 17' s.t. Dermaku), Lucioni, Gallo; Blin (dal 17' s.t. Helgason), Hjulmand, Gargiulo (dal 1' s.t. Bjorkengren); Strefezza (dal 41' s.t. Ragusa), Coda, Di Mariano. Allenatore Baroni.
SPAL (4-3-1-2): Alfonso; Almici (dal 33' s.t. Palbai), Vicari, Peda, Celia; Zanellato, Esposito, Pinato (dal 23' s.t. Mora); Mancosu; Vido (dal 23' s.t. Latte Lath), Colombo (dal 33' s.t. Finotto). Allenatore Venturato.
Arbitro: Marchetti di Ostia Lido (Vono-Rossi C., IV Ufficiale Piccinini, AVAR Bottegoni).
Note: spettatori 11578, ammoniti Almici, Celia, Tuia, Blin e Mora, angoli 6-7, recupero 1' p.t., 4' s.t.
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