FOTO-GALLERY. Calciatori, bambini, tutti contro il razzismo: "NAPOLI NON STA ZITTA"
Ecco il messaggio letto prima di Napoli-Atalanta dalla voce dell'attore campano D'Amore
NAPOLI - “Urliamo tutti il no al razzismo”.
Così è ricominciato il campionato al “Maradona” di Napoli, prima del calcio d'inizio alla 30° di A, ripartita oggi dopo la sosta per gli impegni delle nazionali sul solco, sulla scia della polemica Acerbi-Juan Jesus.
Lo stadio ha protestato, pacificamente c'è da dire, con striscioni e cartelli esposti dai bambini, contro la decisione del Giudice Sportivo di assolvere Acerbi di fatto non per non aver commesso il fatto ma per insufficienza di prove, lasciando dunque aperto un grosso interrogativo sul gesto presuntamente razzista del difensore dell'Inter nell'ultimo finale incandescente di campionato con il Napoli prima della sosta.
Il microfono dello stadio è stato preso dall'attore e regista Marco D'Amore che ha letto un pensiero, eccolo: “troppo hanno visto i nostri occhi, troppo hanno sentito le nostre orecchie, ma non è più questo il tempo dell'indifferenza e della noncuranza. Napoli fa sentire la sua voce senza vergogna, paura, diciamo insieme: ‘no al razzismo’”.
I calciatori del Napoli, al momento della disposizione sul terreno di gioco e del fischio di saluto dell'arbitro, si sono inginocchiati sul prato del “Maradona” a pugno chiuso alzato, simbolo anti-razzista.
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