CARICA MANCOSU: "dai tifosi risposta devastante. Vi spiego cosa ho avuto"
Ecco le parole del capitano del Lecce tornato a grandi livelli anche lui in A
LECCE - Parla il capitano, Marco Mancosu, nel cuore di questa settimana che porterà il Lecce ad affrontare il Verona in un già delicato incrocio salvezza. Ecco la nostra intervista.
Condizione - "Non è al massimo, ma ho recuperato dall’infortunio che ho rimediato nella gara contro lo Spezia, un trauma distorsivo al ginocchio destro. Ne è conseguito un edema osseo dal quale è derivato un problema al polpaccio che mi sono portato dietro tutta l’estate. Ancora non ho i novanta minuti nelle gambe, quelli arriveranno solo ancora giocando. Rispetto agli altri sono un po’ indietro di condizione".
Squadra - "Ho trovato gente molto in forma che ha voglia di fare bene e sono rimasto impressionato dalla condizione dei compagni. Falco l’ho trovato trasformato a livello fisico e lo ha dimostrato. Anche gli altri hanno una condizione importante".
Inter - "Fa male perdere 4-0, non lo digerisco nemmeno contro l’Inter, non mi piace. Negli ultimi due anni ci siamo abituati ad altro, però sappiamo che occorre calarsi in una dimensione differente. Però la salvezza passa anche dal rosicchiare qualche punto in queste gare. E’ una sconfitta che paragono a quella dello scorso anno contro il Genoa che ci è stata da lezione. Rimane però che per 20 minuti abbiamo fatto bene e siamo stati in partita".
Uomo decisivo - "Non lo devo dire io, lo lascio dire agli altri. Diciamo che giocando con questo sistema di gioco posso dare un po’ più di equilibrio perché ho un passato da centrocampista. Però contro le tre punte con la Salernitana abbiamo fatto bene con le tre punte è questione di equilibri".
Nuovi - "Lapadula mi piace perché è uno che ha fame, mi piace molto Shakhov perchè è molto quadrato ed ha grande cultura del lavoro, sembra un italiano. Le persone che ci mettono l’anima".
I gol - "Non firmo per cinque reti, non è un obiettivo che mi sono prefissato, l’unica cosa che conta è raggiungere gli obiettivi di squadra. Mantenere la categoria per noi sarebbe il massimo anche per dare un continuità negli investimenti della società".
Futuro - "Non penso al mio futuro e al mio contratto. In questo calcio se fai bene ti torna indietro tutto, ma non si vive di passato, tutto dipende da me. Se sono qui è perchè me lo sono meritato, non ci sono bonus che mi posso giocare. Spero di fare bene e continuare questa storia con il Lecce".
Verona - "Il nostro stadio deve essere una costante, un fortino. Siamo alla seconda giornata e dobbiamo continuare a formare il gruppo. Dobbiamo prima essere umili, entrare in campo con la convinzione che gli altri siano più forti di noi: sarà a quel punto che daremo il massimo in concentrazione e attenzione. Sicuramente arriverà qualcosa di buono. Negli ultimi due anni ciò che ci ha contraddistinto è proprio questo aspetto".
Precedenti - "Speriamo si siano dimenticati di quella notte a Verona, una delle più belle che ho vissuto lo scorso anno. Li ho capito che potevo stare in B, ho fatto lo scatto mentale nella consapevolezza in me stesso".
Tifosi - "Da quando sono arrivato qui si pensava alla Serie A. E’ chiaro una volta arrivati è giunta una risposta devastante, sono veramente tantissimi".
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