FILOSOFIA BARONI: "la classifica? E' come le montagne, se guardi troppo caschi... Stiamo sereni"
Le parole del tecnico giallorosso alla vigilia di Lecce-Ascoli di domani alle 18.30
LECCE - Marco Baroni si aspetta conferme dal suo Lecce dopo il blitz di Monza.
Oggi si è presentato in Sala Stampa, con questi temi, qui in sintesi e sotto nella video-intervista integrale.
6° in 20 giorni - “E' la 6° partita in pochi giorni, è una situazione anomala e non facile, ma non servono alibi. Vale per noi e vale per tutti, anche per gli avversari come il Monza che ha avuto 24 ore in più di noi per preparare una partita delicatissima come l'ultima, e 24 ore non sono poche. Con l'Ascoli non sarà facile, troveremo una squadra viva e che in trasferta fa benissimo. Hanno carattere, basta vedere come hanno recuperato l'ultimo risultato ribaltandolo. Non dobbiamo assolutamente sbagliare partita sotto l'aspetto della determinazione, della compattezza, dell'attenzione. Le energie ce le abbiamo, l'essere umano trova tante risorse interne quando vuole. Ora fa la differenza solo la testa”.
Formazione - “Voglio prima parlare con alcuni ragazzi, per capire come hanno recuperato da alcune situazioni. Chi non giocherà questa partita ci sarà a Perugia, questo è certo, ma ora devo pensare all'Ascoli come se non ci fosse un domani. Mi prendo qualche altra ora per capire chi ha la testa, la voglia e la determinazione per giocare una gara difficile come questa”.
Sostituzioni obbligate - “Devo pensare anche a chi prenderà il posto di Lucioni. Simic ha fatto bene a Monza, ma non ha mai giocato una partita intera con noi. Anche Tuia sta proseguendo nel suo ricondizionamento atletico praticamente giocando, e per questo ha difficoltà ad arrivare in fondo alle partite. Vedremo”.
In attacco fiducia a Listkowski - “Ha fatto bene a Monza, ha preso un colpo, è uno di quelli con cui devo parlare per valutare le sue condizioni. E' una partita quella di domani in cui bisognerà correre molto, lo abbiamo fatto a Monza, dobbiamo farlo ancora di più con l'Ascoli. Asencio va buttato dentro prima o poi, l'avrei già fatto se ci fossero state condizioni favorevoli, invece ho dovuto fare i conti spesso con cambi obbligati soprattutto in difesa che mi hanno impedito altri cambi. Sta bene, non ha novanta minuti ‘sparati’ nelle gambe, ma appena è possibile va in campo”.
Ambizioni - “La vita mi ha sempre portato a guardare in alto, io sono un ambizioso, non è che non guardo la classifica. Ma guardarla sempre è come affrontare una montagna guardando sempre in alto, prima o poi caschi. Dobbiamo muoverci guardando a terra, passo per passo, senza spendere energie mentali ce si perdono pensando alle partite degli altri. Non dobbiamo lasciare niente a noi stessi, dobbiamo pensare solo a questo, a noi”.
Commenti